Tg5, Mimun addio: al suo posto Buonamici. Spazzata un’altra creatura di Silvio

Tg5, cambia tutto

Mentre Clemente Mimun tratta la buonuscita dopo oltre 30 anni a dirigere i Tg di Rai e Mediaset, prende corpo il nuovo Tg5. Voci accreditate riferiscono ad Affaritaliani.it che il potentissimo Mauro Crippa, direttore generale dell’Informazione del Biscione ha già delineato la nuova strategia.

A Cologno Monzese danno per certa la scelta di fare direttrice Cesara Buonamici, tra i fondatori del telegiornale insieme a Enrico Mentana e Lamberto Sposini. Nel ruolo di vice, ma con amplissime deleghe, dovrebbe essere confermato Andrea Pucci.

Ma c’è molto di più. Secondo quanto Affari può riferire, infatti, la sede verrebbe spostata a Milano, con la sola redazione politica che rimarrebbe a Roma. Uno schema “alla Sky”, che permette di alleggerire i conti e di farsi ulteriormente apprezzare dagli analisti.

D’altronde, è chiaro a tutti che la televisione tradizionale non può continuare a muoversi sui binari tracciati tre decenni fa e deve evolversi, contenendo le spese e venendo incontro alle esigenze del pubblico. Oltretutto, i costi si riducono ulteriormente con il taglio di Mimun. Uno che, quando era in Rai, guadagnava circa 700mila euro all’anno e c’è da scommettere che non sia tornato a Mediaset per rimetterci.

La mossa di Crippa sarebbe funzionale anche a proseguire nel profondo cambiamento che Pier Silvio Berlusconi vuole imprimere a Mediaset. In un’epoca in cui si parla – purtroppo – di patriarcato, la scelta della Buonamici come direttrice permetterebbe di evitare qualsiasi polemica. E di rendere ancora più netto il solco che separa l’attuale ceo di Mediaset dalla visione del padre.

Dopo l’addio al trash con i programmi di Barbara D’Urso (e non solo), ora una donna al timone del Tg5, la prima volta in poco meno di 32 anni di storia. La “rivoluzione silenziosa” di Pier Silvio prosegue.

Fonti Mediaset fanno sapere che “le voci di un avvicendamento al Tg5 sono pure fantasie prive di fondamento. Mimun ha la piena fiducia dell’azienda e resta saldamente al suo posto”.

Iscriviti alla newsletter
Fonte : Affari Italiani