Lenny Kravitz conservò uno spinello fumato con Mick Jagger: “l’ho finito 10 anni dopo, ero rimasto senza erba”. Scopri la storia

Lenny Kravitz ha rilasciato una lunga intervista per lanciare il suo nuovo album Blue Electric Light in uscita il 15 marzo. Un disco in cui Lenny, 59 anni, ha detto di aver trasformato in brani funk rock la sua ricerca interiore e la sua evoluzione personale, nato con un viaggio nel luogo che per lui rappresenta un rifugio, un ritorno alle sue radici culturali e affettive e una fonte di ispirazione, l’isola di Eleutheria nelle Bahamas, terra di origine di sua madre Roxie Roker.

Nel marzo 2020 Lenny Kravitz è atterrato alle Bahamas con l’idea di restare qualche giorno durante una pausa del suo tour. Ci rimane due anni e mezzo a causa della pandemia. Ha un terreno che ha comprato subito dopo aver firmato il primo contratto discografico nel 1989 (all’inizio dormiva in un camper sulla sua spiaggia) e negli anni ha costruito una villa con uno studio di registrazione accanto.

È il momento più lungo in cui è rimasto in un luogo in tutta la sua vita, e la pausa più lunga nella sua carriera (l’ultimo album è Raise Vibration del 2018), che ha usato per completare e sistemare ogni dettaglio di Blue Electric Light: “Sono andato avanti a ripulirlo all’infinito, l’avrò remixato mille volte”. Adesso è pronto per dedicare sei mesi alla promozione, e poi almeno due anni al tour, che arriva in Italia il 12 e 13 luglio 2024. È un nuovo passo nell’esplorazione del suono analogico che Lenny ha iniziato nel 1989, quando il suo album Let Love Rule, registrato con strumenti vintage, sembrava un’anomalia in mezzo ad album rock molto prodotti come quelli degli Aerosmith o dei Guns N’ Roses. Ci vuole poco perché il pubblico si accorga del talento di Lenny Kravitz: nel 1991 il secondo album Mama Said diventa un successo, vince un disco di platino e attira anche l’attenzione dei più grandi musicisti americani. Bruce Springsteen va a vederlo in concerto e diventa un amico, Prince gli dice “Saremo fratelli” e Mick Jagger lo va a trovare nel backstage e gli dice di registrare qualcosa insieme la sera stessa. Per Lenny incontrare il cantante dei Rolling Stones, con cui si esibisce nel 2001 ai VH1 Music Awards cantando il singolo che ha scritto per lui God Gave Me Everything, è un’emozione che ricorda per molto tempo.

La sera in hotel abbiamo fumato insieme. Ho conservato quello spinello per circa dieci anni” ha detto Lenny, “Poi un giorno sono rimasti senza erba e l’ho fumato”. Ancora oggi, secondo Lenny, Mick Jagger è il miglior frontman del rock: “Mick supera qualsiasi ventenne. Io ho suonato con lui, e lo so bene: non ti rendi contr di quello che è in grado di fare finché non lo vedi andare avanti e indietro per due ore e mezza sul palco. Se ti prendi cura di te stesso, l’età non conta. Puoi avere due Porsche del 1964 in garage: una è distrutta, l’altra sembra appena uscita dalla fabbrica”.

Fonte : Virgin Radio