Siamo stati in Germania, nel Baden-Württemberg vicino a Stoccarda per visitare lo stabilimento più flessibile, digitale, ma anche efficiente e sostenibile di tutto il complesso Mercedes-Benz di Sindelfingen: stiamo parlando della Factory 56. Immerso nella campagna tedesca, questo polo produttivo di 22 ettari è stato progettato nel rispetto dell’ambiente e delle persone che ci lavorano. Mercedes-Benz persegue l’obiettivo entro la fine di questo decennio di dimezzare almeno della metà rispetto al 2020 le emissioni di CO₂ per autovettura durante il suo intero ciclo di vita.
Il lato sostenibile della Factory 56
Oltre a essere stata realizzata in calcestruzzo riciclato, Factory 56 opera già oggi in modo neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2. Complessivamente, il fabbisogno energetico totale della Factory 56 è inferiore del 25% rispetto a quello di altri stabilimenti di assemblaggio. Sul suo tetto sono stati montati 12.000 pannelli fotovoltaici in grado di generare punte di 5000 kWp (kilowatt di picco) di elettricità che vanno a coprire circa il 30% del suo fabbisogno annuale di energia. Una parte di questa va anche alla centrale a gas per riscaldare lo stabilimento.
I lucernari, invece, sono il fulcro del progetto Blue-Sky, una soluzione architettonica elaborata per garantire ai dipendenti di lavorare alla luce del giorno, creando un’atmosfera di lavoro piacevole e al contempo un risparmio di energia. Tra l’altro, quando la fabbrica è chiusa e durante i picchi di energia, tutta la corrente in eccesso finisce in grandi powerbank da 1400 kWh, cioè sistemi di accumulo di energia basati su batterie di veicoli riutilizzate.
Fonte : Wired
