Bolletta della luce: come si compone il prezzo finale

Sarà capitato a tutti di avere tra le mani una bolletta elettrica e osservandola bene ci saremo accorti che ha diverse voci al suo interno ma di alcune non conosciamo bene il significato. Beh, tutti questi elementi sommati insieme formano il prezzo finale della fattura.

Nello specifico possiamo dire che il costo della bolletta della luce è formato da voci fisse sempre presenti in fattura e costi variabili che dipendono molto da una serie di fattori. Per avere un quadro chiaro è importante conoscere tutti questi elementi.

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Quali sono i costi standard della bolletta elettrica

I costi fissi all’interno della bolletta sono delle voci sempre presenti, ma questo non vuol dire che corrispondano ogni volta alla stessa quota, possono variare in base al periodo e alla zona. Vediamoli nello specifico.

Spesa per la materia energia

Include tutte quelle spese sostenute dal fornitore per far arrivare l’energia all’utente finale. Un aspetto importante è proprio il prezzo della materia prima composto da una quota fissa e una quota energia che varia in base alle fasce orarie.

Inoltre, il suo prezzo dipende molto dal mercato di riferimento. In quello a maggior tutela a stabilire la quota è l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che lo aggiorna ogni tre mesi in base al costo dell’energia. Nel mercato libero a fissare il prezzo è invece il gestore.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore

In questa voce sono inseriti tutti quei costi che riguardano la distribuzione dell’energia sulla rete nazionale e la gestione del contatore. Comprende al suo interno la quota fissa, quella energia e la quota potenza che dipende da quanta potenza, appunto, viene utilizzata.

Spesa per oneri di sistema

La voce spesa per oneri include tutte quelle attività di interesse generale che gli utenti finali devono pagare, ovviamente relativi al sistema elettrico. È sempre stata presente all’interno della bolletta, ed è gestita dall’ARERA, ma dal 2018 si è deciso di suddividerla in due macro categorie:

  • Asos: corrisponde a tutti gli oneri per il sostegno delle energie rinnovabili e dei produttori di energia elettrica con impianti alimentati da fonti rinnovabili
  • Arim: tutti gli altri oneri generali come lo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse, i costi relativi all’attività di ricerca e sviluppo per l’innovazione tecnologica nel settore energetico, ecc…

Le tariffe vengono aggiornate ogni tre mesi, ma in alcuni casi possono mutare in base al fabbisogno del momento.

Imposte

Sotto questa voce vengono riunite tutte quelle quote da versare allo Stato e nel particolare sono due, l’Iva e l’accisa. Per quanto riguarda l’Iva per i clienti domestici è fissata al 10%, mentre al 22% per tutte le utenze non domestiche.

L’accisa è legata perlopiù alla quantità di energia elettrica consumata e gli utenti con residenza e con potenza fino a 3 kW possono beneficiare di aliquote agevolate.

Bolletta elettrica, quali sono le voci extra?

La bolletta l’elettrica, come anticipato, non si compone solo di costi fissi, ma anche di quelli extra. Come ad esempio:

  • Altre partite: si trova solo se ci sono importi diversi da quelli fissi e riguarda addebiti o accrediti. Più nello specifico si tratta di interessi di mora o del costo dell’allacciamento
  • Ricalcoli: si trovano nella bolletta solo nel momento in cui gli importi versati nelle fatture precedenti vengono ricalcolati. Questo avviene nel caso di un errore della lettura del contatore oppure di una modifica dei prezzi
  • Canone di abbonamento alla televisione: è una peculiarità delle sole fatture in cui è prevista la quota e si riferisce all’anno in corso
  • Bonus sociale: è un riduzione del costo dell’energia elettrica stabilito dal governo in accordo con l’ARERA e si applica nei casi in cui c’è un disagio economico o un disagio fisico legato a gravi problemi di salute

Fonte : Today