Black Sabbath, Tony Iommi racconta la storia di come ha perso le due falangi: “Per i dottori non avrei più potuto suonare”

Una delle più importanti rivoluzioni nella storia del rock nasce da un incidente terribile che potrebbe rovinare la vita a chiunque, soprattutto ad un ragazzo di una famiglia di origine italiana di Birmingham che ha dovuto iniziare a lavorare molto presto. Tony Iommi, il chitarrista dei Black Sabbath e pioniere del suono heavy metal è nato nel quartiere di Astron il 19 febbraio 1948.

La madre era di Palermo e gestiva un negozio molto popolare del quartiere di Aston, il padre era delle Marche e faceva il falegname, Tony frequenta la Birchfield Road School (dove conosce Ozzy Osbourne), pratica la boxe e il karate per difendersi dalla vita di strada e per trovare lavoro come buttafuori nei locali, fa prima l’idraulico e poi l’operaio in una azienda siderurgica e suona la chitarra da mancino da quando ha dieci anni.

A diciassette anni, durante il suo ultimo giorno di lavoro in fabbrica, un macchinario si inceppa e Tony Iommi perde le falangi del dito medio e anulare della mano destra, quella con cui essendo mancino fa gli accordi. «Mi hanno mandato a lavorare alla pressa, perché l’operaio addetto a quella macchina non c’era. Non avevo idea di come funzionasse, appena l’ho toccata la pressa è venuta già sulla mia mano e quando l’ho tolta mi mancavano due dita» ha raccontato  «I dottori mi hanno detto: mi dispiace non potrai più suonare la chitarra. Io mi sono detto: non lo posso accettare, devo trovare un modo».

Nasce così il suono oscuro, potente, spezzato di Paranoid, gli accordi minacciosi di Iron Man e War Pigs, l’atmosfera di Sabbath Bloody Sabbath e tutti i brani dei Black Sabbath che hanno creato l’heavy metal. Il primo aiuto arriva da un collega della fabbrica che gli fa ascoltare un disco del leggendario jazzista Django Reinhardt: «Mi ha detto: questo tizio suona con due dita sul manico a causa di un incidente. È stata una rivelazione». Tony Iommi si costruisce da solo delle protesi per le parti di dita mancanti, si dice usando una bottiglia di detersivo in vetro e pezzi di acciaio e coprendole con dei pezzi di una giacca di pelle, usa delle corde da banjo più leggere, preme molto di più quando fa gli accordi (perché non ha sensibilità) e accorda la sua chitarra tre semitoni più in basso per creare «Un suono più pesante e grande» e decide di continuare a suonare da mancino: «Suonavo solo da due anni, avrei potuto imparare a suonare anche da destro ma mi sembrava di avere già un mio stile e un suono che non avevo la pazienza di cambiare. E poi ho deciso di farcela con quello che avevo, mi sono fatto delle dita finte e sono andato avanti».

Tony Iommi è entrato nella storia grazie a questa determinazione e alla creatività che lo ha portato a creare un suono, ma non ha mai dimenticato l’incidente in fabbrica: «Non posso suonare alcuni accordi e non sento le corde della chitarra sotto le dita» ha detto, «Ma alla fine ha avuto un effetto positivo: mi ha spinto a crere nuova musica, un nuovo modo di suonare. L’incidente ha inventato l’heavy metal».  

Fonte : Virgin Radio