Le migliori scarpe da trekking da uomo e da donna

(Ultimo aggiornamento: dicembre 2023)

Il finire dell’autunno è perfetto per immergersi nella natura, ovviamente indossando un paio di scarpe da trekking stabili, robuste e flessibili. E soprattutto comode – suggeriscono da laggiù i piedi, troppo spesso imprigionati in calzature non ergonomiche o dotate di suole inadatte ai terreni che si intendono affrontare. La giusta combinazione tra sostegno, trazione, leggerezza e impermeabilità non è sempre facile da trovare, ma puntare su scarpe tecniche di alta qualità è un primo passo importante per divertirsi durante le passeggiate nei boschi o le escursioni più impegnative. Ecco come orientarsi verso la scelta delle scarpe da trekking ideali tenendo in considerazione vari fattori come il livello di difficoltà dei percorsi, il tipo di terreno e la stagione.

Le caratteristiche delle scarpe da trekking: materiali e struttura

Le scarpe da trekking si caratterizzano e differenziano per elementi legati ai materiali impiegati e alla forma in funzione della leggerezza, della robustezza, dell’impermeabilità e del supporto alla camminata. Vediamoli insieme:

  • Impermeabilità e traspirazione: le scarpe dotate di maggiore impermeabilità appartengono tendenzialmente alla categoria delle scarpe 4 stagioni, che nei prodotti più avanzati garantisce anche una buona traspirazione. Avvicinandosi alla stagione estiva però, è preferibile optare per scarpe da trekking con una impermeabilità media e un buon livello di traspirazione. La membrana in gore-tex è sempre la migliore scelta per assicurarsi un ottimo livello di impermeabilità senza rinunciare alla traspirazione. Nel caso in cui si debbano attraversare fiumi però, è preferibile portare con sé un cambio, magari un modello aperto e di veloce asciugatura per evitare di completare il percorso con calze e scarpe bagnate.
  • Alte o basse? Le scarpe alte sono ideali per proteggere le caviglie da traumi e slogature, soprattutto nel caso in cui si debba portare uno zaino pesante sulle spalle o affrontare un percorso particolarmente impervio. Nel caso in cui si viaggi più leggeri invece, si può optare per scarpe da trekking con altezza mid, ovvero una via di mezzo che è in grado di proteggere il malleolo, ma consente una camminata libera. Le scarpe basse sono invece ideali per chi è ben allenato e cerca la massima libertà, così come per chi non intende affrontare per corsi impegnativi e cerca una scarpa comoda con una buona presa sul terreno.
  • Sintetico o pelle? I materiali sintetici garantiscono una maggiore leggerezza e flessibilità e sono da preferire per la stagione primavera estate così come per l’escursionismo leggero in generale. La pelle è invece in grado di proteggere maggiormente il piede ed è una buona scelta per escursioni impegnative su terreni rocciosi e accidentati così come per l’escursionismo invernale.
  • Leggere o strutturate? La leggerezza è una delle caratteristiche chiave di una buona scarpa da trekking. Consente una camminata più libera e non aggiunge fatica sul percorso. Nel caso in cui si vogliano affrontare percorsi particolarmente impegnativi più vicini all’escursionismo che al trekking, è bene optare per scarpe con suole rigide e protezioni sulla punta, inevitabilmente meno leggere, ma capaci di una maggiore protezione.
  • Rigide o flessibili? Anche in questo caso è bene considerare il tipo di percorso che si va ad affrontare. Per un trekking di impegno leggero o medio non sono necessarie scarpe rigide che potrebbero anzi limitare la libertà di movimento e rendere più complessa la camminata, mentre torniamo ai percorsi su roccia per prendere in considerazione una scarpa più rigida.
  • Suola: la suola delle scarpe da trekking è caratterizzata da intersuola e battistrada. L’intersuola nei modelli leggeri è solitamente in eva, mentre nei modelli più strutturati è in poliuretano o microporosa. Il battistrada è dotato di tasselli (o tacchetti) che garantiscono una migliore presa sul terreno. Più le suole sono tassellate, più le scarpe sono adatte ad affrontare percorsi impegnativi ed impervi, anche in condizioni meteo avverse. Nel caso in cui si voglia affrontare un sentiero su roccia, è bene optare per una buona trazione come quella offerta dai tasselli “triangolari”, mentre nel caso di pendenze importanti su terreno fangoso è bene prestare attenzione alla profondità delle anse nel tacco per limitare il rischio di scivolamento. Per quanto riguarda i materiali invece, le scarpe in fascia di prezzo più alta utilizzano la Vibram che ha maggiore durevolezza e offre prestazioni più elevate. Nei modelli entry level invece, ritroviamo invece il poliuretano. Alcuni brand fanno scelte personalizzate (come Salomon che ha scelto il ContaGrip), mentre la novità sul mercato è la suola ideata e prodotta da Michelin.
  • Soletta interna: le scarpe da trekking sono dotate di una soletta interna studiata per ammortizzare gli urti e sostenere la camminata su diversi tipi di percorso. Si rivela particolarmente importante sia nei modelli ultra leggeri con suole molto flessibili sia nel caso di scarpe da trekking molto rigide e strutturate. Per un ulteriore comfort, si può optare per la scelta di solette aggiuntive, da scegliere tra quelle dedicate al trekking, solitamente con parti in gel per una migliore ammortizzazione.

Come le abbiamo scelte

Abbiamo selezionato le migliori scarpe da trekking che si trovano in diverse fasce di prezzo con un budget dai 50 ai 250 euro. La gallery è poi popolata da proposte che rispondono alle necessità di diversi tipi di percorso e livelli di difficoltà: dalle basse per percorsi poco impegnativi, alle medie e alle alte per un maggiore sostegno. Si trovano anche un paio di scelte per le solette nel caso in cui a causa di talloniti, infiammazioni o infortuni, aveste la necessità di una maggiore ammortizzazione. Per gli appassionati di outdoor poi abbiamo raccolto tanti gadget utili nelle scampagnate di tutte le stagioni: dalle tende gonfiabili per il campeggio ai materassini autogonfianti da infilarci, passando per i frigoriferi portatili e le bici elettriche pensate per i terreni più impervi.


Fonte : Wired