Il “simulatore” Cupra che infrange la barriera tra virtuale e realtà

Assicurato al posto di guida da un’imbracatura di sicurezza, infatti, giusto il tempo di prendere confidenza con la pedaliera e il volante, mi sono trovato a indossare il visore VR e una cuffia dalla quale ascoltavo le indicazioni del pilota Jordi Gene che mi sedeva accanto.

Isolato dal mondo reale al quale mi legava ormai solo la sensazione fisica di toccare un volante, non appena il visore si è acceso sono stato immediatamente catapultato all’interno di un mondo che aveva tutti i connotati di una dimensione altra mentre il mio unico punto di contatto con la realtà che sussisteva all’esterno della mia visione, a quel punto, non era più il mio corpo con tutte le sue sensazioni ma la macchina stessa all’interno della quale quel corpo era inserito, in una fusione totale che immediatamente mi riportava a certi scenari futuristici partoriti dalle menti visionarie di J. G. Ballard o di Cronenberg, con la mica tanto rassicurante prospettiva d’essere io stesso in via di trasformazione.

Mentre premo l’acceleratore, dapprima con prudenza poi sempre più in confidenza coi giri del motore, attorno a me il mondo si costruisce come fosse materia digitale nelle mani di un programmatore, mentre io rimango in costante contatto fisico col mondo esterno alla mia visione grazie al fatto d’esser all’interno di un’auto che si muove comunque su un percorso, con le sue imperfezioni e i suoi accidenti imprevisti, e a questo punto non sto più semplicemente seguendo come d’abitudine la rappresentazione digitale del mondo sul display liquido del navigatore oppure videogiocando sulla poltrona di casa e questa è molto più di una classica driving experience: la connessione tra pilota, auto e mondo virtuale è viscerale.

La VR Exponential Experience di Cupra realizza qualcosa che la maggior parte dei piloti non sperimenterebbe normalmente: la sensazione incredibile di guidare un’auto da corsa elettrica. Un concetto di gara unico che fonde mondi virtuali e fisici, permettendo a chiunque di vivere le corse in modo diverso“, può a buon diritto affermare Xavi Serra, responsabile delle corse di Cupra.

Fonte : Wired