“Mi picchiava e vietava ogni cosa: è grazie alla mia famiglia se sono uscita da quell’inferno”

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Giulia Cecchettin è la 105esima donna uccisa nel 2023. La 82esima in ambito familiare. Un dramma in seguito al quale la famiglia di Giulia, col papà Gino e la sorella Elena, hanno chiesto di “far nascere qualcosa perché non accada più”, di “fare rumore” e di denunciare, sempre.

Se avete voglia di condividere le vostre testimonianze, Fanpage.it è aperto a voi. Scriveteci a segnalazioni@fanpage.it o cliccando qui. Se sei vittima di stalking o violenza chiama il numero 1522 – gratuito e attivo 24h su 24h. Pubblichiamo di seguito una testimonianza arrivata alla nostra redazione.

La lettera a Fanpage.it

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Anche io sono stata vittima di violenza. Nel 2019 mi fidanzai con un ragazzo che all’apparenza sembrava un angelo, ma angelo non era. Un giorno per una sigaretta mi iniziò a picchiare. Ma io lo perdonai.

Mi vietava di indossare pantaloncini, gonne, jeans, maglie aderenti. Mi vietava di truccarmi o di farmi i capelli come piacevano a me, o di farmi le unghie come piacevano a me. Anche di lavorare! Due anni di inferno.

Poi però mi son detta “io non voglio più soffrire”. Lo lasciai, tornai a casa dai miei genitori e dalla mia famiglia, ma lui continuava a minacciarmi, mi chiamava di notte, diceva che non riusciva a lasciarmi andare.

Ho avuto il coraggio di raccontare quello che stavo vivendo, sono stata aiutata dalla mia famiglia a uscire da quell’inferno. Per fortuna sono riuscita a raccontare, e spero che tutte le donne che stanno vivendo questo dolore abbiano il coraggio di scappare, denunciare e tornare più forti di prima.

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Fonte : Fanpage