Terre ai giovani, il Campidoglio ammette l’errore: l’area di Tor Bella Monaca non poteva andare a bando

L’errore c’è stato ed infatti, dalla giornata del 29 novembre, il bando sulle terre pubbliche è stato modificato. Non tutte le aree che vi erano state inserite potevano infatti essere messe a gara.

Il  terreno che non aveva destinazione agricola

L’amministrazione capitolina, chiamata a rendere conto dell’ingarbugliata vicenda, ha riconosciuto lo sbaglio. “Sul terreno di Tor Bella Monaca c’è stato un disallineamento” è stato riconosciuto durante la commissione trasparenza appositamente convocata. Quell’area, come aveva anticipato l’unico minisindaco di centrodestra, il presidente del municipio VI Nicola Franco, “era stata ceduta dai privati al comune” per realizzare degli interventi urbanistici. In particolare, ha ricordato Franco in commissione, “sui casali inseriti nel bando, c’è un’altra progettazione che sta andando avanti”. 

È lì infatti che, il Piano regolatore, ha previsto un Pru, un Piano di recupero urbano. In sostanza i privati, per costruire, avevano ceduto al comune terreni ed edifici, con l’obiettivo di realizzarvi interventi a supporto della cittadinanza, in particolare dei quartieri di Torre Angela e Tor Bella Monaca. Ed è per lo stesso motivo che non poteva essere messa a bando.

Il corto circuito dell’amministrazione

Ma in cos’è consistito questo disallineamento?  Per redigere questo bando, il secondo nel giro di 10 anni, il comune ha passato in rassegna “un primo blocco di terre che da piano regolatore hanno destinazione urbanistica già agricola. Poi quelle che erano state prese in considerazione per il bando sulle terre del 2013 ha ricordato Daniele Barletta, il capostaff dell’assessorato all’ambiente”.

C’era poi un terzo gruppo di terreni, tra quelli presi in considerazione dal Campidoglio. E sono quelli con una vocazione pubblica ma che risultano inseriti in vecchi strumenti di attuazione del Prg che a distanza di 20 o 30 anni non hanno trovato attuazione”. In questa fattispecie rientra anche il lotto di Tor Bella Monaca  Con la differenza che il privato, mentre l’assessorato all’ambiente predisponeva il bando, il privato  ha comunicato al dipartimento urbanistica la volontà di proseguire con l’intervento previsto da Tor Bella Monaca.

L’uscita del bando è avvenuta prima che i dipartimenti potessero comunicare tra loro le “novità” sul Piano di recupero integrato. Ma è nata dalla scelta dell’amministrazione di voler allargare l’elenco delle aree da mettere a bando, anche  “i terreni con vocazione pubblica”. “ Si sarebbe potuto evitare questa situazione – ha commentato il consigliere Dario Nanni – bastava andare a verificare, dal privato, quali fossero le intenzioni prima di inserire quel lotto nel bando”.

Il lotto ritirato ed il nuovo bando del 2024

La commissione trasparenza convocata da Federico Rocca, rammaricato per l’assenza dei vari assessori invitati, è stata quindi utile. È infatti servita, oltre che a far pubblicamente riconoscere l’errore del comune, anche a fornire un paio di ulteriori indicazioni. La prima notizia interessa i giovani, e non solo, che sono intenzionati ad avviare un’attività agricola in città. “Nei primi mesi del 2024, contiamo di andare a pubblicare una seconda tranche di terre pubbliche” ha rifertio il capo staff di Alfonsi. La seconda è che, dal 29 novembre, il lotto di Tor Bella Monaca è stato definitivamente stralciato dal bando. Ancora per un paio di mesi, quindi, restano a gara gli altri tre. 

Fonte : Roma Today