“Non so cosa sia accaduto, ero convinto di avere lasciato mia figlia all’asilo”. In queste parole c’è tutta la disperazione del papà della piccola di 14 mesi trovata morta mercoledì all’interno dell’auto di famiglia posteggiata alla Cecchignola, a Roma. L’uomo, carabiniere di 45 anni che lavora alla divisione generale per il personale militare del ministero della Difesa, è indagato per abbandono di minori. Lui, secondo quanto ricostruito, doveva lasciare la figlia all’asilo mentre la moglie l’avrebbe ripresa dopo il lavoro. La bimba però all’asilo non è mai stata lasciata.
La sindrome che ha ucciso 11 bambini e che la legge Meloni non ha fermato
Questa la ricostruzione. L’uomo esce come tutte le mattine per andare al lavoro. Porta con sé la figlioletta, la deve lasciare all’asilo che dista poche decine di metri dal suo ufficio. Lo dimentica. La bimba resta da sola, chiusa nell’abitacolo della vettura parcheggiata in via dei Fucilieri. Di pomeriggio la moglie, mamma della piccola, si presenta all’asilo per riportare a casa la figlia. La bimba non c’è. Le educatrici le dicono che è assente. Scatta l’allarme. La bimba viene trovata in auto, disidratata e asfissi. È rimasta sola per sette ore. Tanto è durata la sua agonia. I sanitari del 118 intervenuti poi sul posto tentano di rianimarla ma senza successo.
Bimbo di 6 mesi muore in auto dimenticato dalla madre
Il padre è indagato come atto dovuto, l’auto è sotto sequestro: gli inquirenti devono completare una serie di accertamenti sul mezzo al fine di chiarire con esattezza quanto accaduto. È previsto per domani il conferimento dell’incarico, da parte della Procura, per effettuare l’autopsia.
Secondo i dati, la “Sindrome del bambino dimenticato” ha causato, dal 1998 a oggi in Italia, la morte di 11 bambini. Il primo caso a Catania: il padre del bimbo nel 2000 fu condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per omicidio colposo.
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Fonte : Today