Chiara Ferragni è l’influencer più nota d’Italia. Tra consulenze, abbigliamento e make up chiamarla imprenditrice digitale è poco, troppo poco, anche perché il giro d’affari delle sue aziende è milionario. Fenice, la srl alla quale fa capo Chiara Ferragni Brand e cioè tutto il business dell’imprenditrice (dai gioielli all’abbigliamento e presto si aggiungeranno anche i profumi), ha chiuso il 2022 “con ricavi per 14,2 milioni e un giro d’affari a valore retail di 61 milioni, in crescita, rispettivamente, del 115% e del 134% sul 2021”, ha riportato Il sole 24 ore.
Tutte le altre attività di Ferragni, consulenze digitali per altri brand, gestione della sua immagine e scouting, sono gestite da Tbs Crew, e “i ricavi netti sono passati dai 7,1 milioni del 2021 a 14,6 milioni del 2022 (+105%)”. Al quotidiano Fabio Maria Damato, il general manager delle società, ha confermato il trend di crescita per il 2023: “Il giro d’affari di Fenice dovrebbe arrivare a 71 milioni, quello di Tbs Crew a 18,9 milioni. Siamo molto soddisfatti della redditività di entrambe le società, che ci consente di pianificare investimenti a breve e medio termine anche per la distribuzione diretta del marchio”. Chiara Ferragni con grande orgoglio ha affermato che per lei è fondamentale potersi fidare “ciecamente delle persone che lavorano con me e per me vuol dire anche essere sicura che mi diranno sempre cosa pensano. Impossibile essere sempre d’accordo, ma è indispensabile discutere quando si hanno idee e visioni diverse e ascoltarsi a vicenda”.
Negli ultimi mesi è circolata la notizia di una possibile vendita, da parte di Ferragni, delle sue quote di Fenice e Tbs Crew, ma l’imprenditrice ha assolutamente escluso la possibilità di vendita: “Le mie quote non sono in vendita. Entrambe le società sono progetti di vita e di lavoro, ma anche evoluzioni di un sogno e di una visione che insieme alle persone che mi sono vicine voglio continuare a far crescere”.
I nuovi progetti: il primo negozio a Roma e una linea di profumi
Sono molti i progetti in programma e al momento il modello di business che hanno funziona benissimo: “Finora il modello di business si è basato sulle licenze e ha funzionato bene, in futuro però alcune potrebbero essere internalizzate, anche per gli sviluppi del retail diretto”, affermano Ferragni e Damato. E le licenze attive sono otto, riporta il Sole 24 ore: Swinger (abbigliamento e accessori), Mofra (calzature), Velmar (intimo e beachwear), Morellato (gioielli), Safilo (occhiali), Pigna (cartoleria), Monnalisa (baby e kids) e Angelini per la cosmetica.
I gioielli, in particolare, sono stati un enorme successo: il primo anno hanno raggiunto un giro d’affari di 11 milioni contro i 5 previsti. E parlando di nuovi progetti sono due quelli in cantiere: il primo è l’apertura di un negozio dove si potranno trovare tutti i prodotti Chiara Ferragni che sarà a Roma, in via del Babuino 152, a settembre; per il secondo si dovrà aspettare la primavera 2024 quando sarà lanciato il primo profumo del brand con il famoso occhio.
Fonte : Today