Un luogo di innovazione diffusa, dove ogni provincia e distretto ha le sue caratteristiche: così la Puglia raccontata da Wired nell’edizione 2023 – di scena a Lecce- del Wired Digital Day, parte di una narrazione più generale che vede la testata di Condé Nast indagare, attraverso i suoi eventi, il rapporto tra territori e attori del cambiamento tecnologico e produttivo in Italia.
In Puglia, quali sono le ricette che permettono agli attori dell’innovazione, e non solo, di esprimersi al meglio? C’è sicuramente un tema di valorizzazione delle peculiarità del territorio, che incrocia con le sue caratteristiche alcuni grandi processi di trasformazione del nostro tempo. Come sottolineato infatti da Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico, Competitività, Attività economiche e consumatori, Politiche internazionali e commercio estero, “nel post pandemia un territorio come il nostro può essere il migliore su cui investire. La yolo economy può mettere al centro la Puglia che è cresciuta non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista culturale e sociologico. Le nostre caratteristiche oggi vanno costruite attorno a green economy, blue economy e digitale (inteso come enabler strutturale, ndr). Siamo in momento straordinariamente positivo, ha più rilievo mediatico il settore turistico, dove, aumentando la qualità, si genera destagionalizzazione; sul tema infrastrutturale c’è tanto da lavorare”.
Cruciale è il tema della sostenibilità che è stata messa al centro delle scelte di sviluppo a diversi livelli, come ricordato da Antonio De Vito, Direttore generale, Puglia Sviluppo: “Il tema della sostenibilità è stato l’elemento caratterizzante della nostra programmazione. Abbiamo coinvolto tutti gli stakeholders, ma anche l’università e il mondo della formazione; i risultati vanno in quella direzione. Siamo stati una delle prime regioni a sostenere l’utilizzo di tecnologie green; abbiamo cercato di focalizzare l’attenzione sul riutilizzo dei rifiuti in ottica di economia circolare; abbiamo avuto una crescita del Pil e della quota export. Con il microcredito e strumenti più strutturati, come Nidi, abbiamo messo un focus sulle compagini femminili, perché c’è un tema anche di reperimento delle risorse: bisogna creare forme di interazione tra pubblico e privato per dare possibilità di esprimersi anche ai soggetti svantaggiati”.
Nel 2024 sarà la Puglia a ospitare il G7, previsto dopo le elezioni europee. Un passaggio di testimone con il Giappone che mette al centro anche il paradigma della società 5.0: come indicato da Claudia Segre, Presidente e Fondatrice, Global Thinking Foundation, “nell’ambito della mia carriera in finanza, ho iniziato a lavorare sul Womenomics che iniziava a mettere al centro dello sviluppo del paese le donne. Il progetto di società 5.0, supera la rivoluzione 4.0 portandolo lo sviluppo in una dimensione umanocentrica. L’anno prossimo ci sarà un passaggio di testimone con il Giappone; dobbiamo riuscire a capire che portiamo i risultati se lavoriamo tutti assieme; dobbiamo ripensare la centralità della dimensione femminile”.
Riformare il capitale umano
Anche la Puglia guarda naturalmente a tutte le evoluzioni dello scenario tecnologico attuale e ai portati sul piano del cambiamento per aziende e cittadini. E naturalmente c’è in ballo il futuro dei posti di lavoro in numerosi settori. Niente paura però, suggerisce Alfonso Fuggetta, Professore ordinario di informatica Politecnico di Milano, Amministratore delegato e direttore scientifico – Cefriel: “Al di la delle crisi, l’effetto netto è che aumentano i posti di lavoratori; la sfida vera è non guardare al passato tutelando i vecchi lavori. Sulla robotica prendiamo un grandissimo abbaglio, i posti di lavoro insalubri prima spariscono e meglio è. Dobbiamo sì gestire un transitorio ma la grande opportunità è creare posti di lavoro più belli. E va rivalutata la formazione di base oggi, non quella di trent’anni fa. Serve formarsi anche in maniera diversificata”.
Fonte : Wired