Nel 1985 i Dire Straits pubblicano uno dei singoli più famosi degli anni ’80, Money for Nothing. Un pezzo pop rock con un riff di chitarra iconico di Mark Knopfler, che nel testo ironizza sulla vita delle rockstar e sul music business, cita MTV (nel coro finale cantato dal suo amico Sting “I want my MTV”) e costruisce un racconto immaginando i commenti di due traslocatori che guardano i videoclip dei Dire Straits e dicono: «Soldi per nulla e ragazze gratis».
È l’etica working class della generazione di cui fanno parte Mark Knopfler e Sting, è la critica alle diseguaglianze sociali nell’Inghilterra degli anni 80 che ha ispirati tanta musica rock, post punk ed elettronica, dai Depeche Mode ai New Order agli Smiths. «Noi dobbiamo installare forni a microonde, consegnare cucine su misura, spostare frigoriferi e televisori a colori» dicono i protagonisti immaginari della canzone. Money for Nothing è la prima hit e il più grande successo commerciale dei Dire Straits, numero quattro in classifica in Inghilterra e numero uno in America per tre settimane, premiata con un Grammy Award e con un premio come miglior video agli MTV Video Music Award.
Mark Knopfler ha raccontato di aver creato il riff che apre il pezzo pensando soprattutto a Billy Gibbons, chitarrista degli ZZ Top e di avergli anche chiesto aiuto per riprodurre il suo suono: «Non ha fatto un brutto lavoro, considerando che non gli ho mai detto assolutamente nulla» ha detto Billy Gibbons. Il testo di Money for Nothing è diventato anche argomento di studio nei corsi universitari di economia, per la sua critica ironica ma puntuale non solo ai meccanismo dello star system, verso cui Mark Knopfler ha cercato sempre di mantenersi lontano, tanto da sciogliere i Dire Straits nel momento di massimo successo agli inizi degli anni 90, ma anche a chi non riconosce il valore del lavoro artistico e pensa, come i traslocatori del brano: «Questo non è lavorare». Mark Knopfler, bravissimo a non farsi etichettare come un cantautore politicizzato ma solo come uno scrittore, ha raccontato di aver scritto Money For Nothing dopo essere stato effettivamente in un grande magazzino di elettrodomestici. «Ho chiesto un foglio e una penna in prestito e ho iniziato ad annotare tutte le parole che sentivo dire dai lavoratori intorno a me. Volevo usare il loro linguaggio, per rendere il testo più reale. E così quando sono uscito avevo scritto Money for Nothing».
Fonte : Virgin Radio