Decision to Leave, l’ultimo film dell’acclamato regista sudcoreano Park Chan-wook, arriva oggi nelle sale italiane distribuito da Lucky Red dopo la rassegna Park Chan Week, che ha riportato nelle sale diversi titoli della carriera dell’autore.
Applaudito al Festival di Cannes, dove è stato premiato per la Miglior Regia, e candidato ai Golden Globe come miglior film straniero (nonostante la stramba decisione dell’Academy di non includerlo in nessuna categoria degli Oscar 2023) Decision to Leave vede Park Chan-wook lontano dai toni della trilogia della vendetta che hanno fatto conoscere al mondo intero il suo cinema.
Si tratta di un thriller dal tocco noir, molto classico, anzi che riesce a coniugare il respiro dei grandi classici con la freschezza del cinema contemporaneo (in un dialogo/intervista promozionale con Bong Joon Ho pubblicato da MUBI e disponibile su YouTube, Park Chan Wook ammette che con questo film il suo obiettivo era di creare un nuovo classico che potesse superare la prova del tempo per il pubblico di domani) ponendosi come un deciso un omaggio al cinema di Alfred Hitchcock (tra La finestra sul cortile e Vertigo) ma anche come un melodramma fortemente romantico: chi scrive, altrove ha definito il film un grande esempio di melo-noir.
La storia è quella di un detective che, mentre indaga sulla morte di un uomo precipitato misteriosamente da una montagna, incontra la sfuggente giovane vedova della vittima, che non sembra essere sconvolta per la scomparsa del marito e che, proprio per questo, diventa subito la principale sospettata dell’omicidio. I due si avvicinano fino a dare il via ad una relazione simil-platonica, intorno alla quale Park Chan-wook crea un’opera di dualismi, fondata sullo sguardo come atto di vicinanza. Curioso il parallelo involontario con The Batman, altro melo-noir che ha rivisto il classico per la modernità: lì lo sguardo del protagonista oppresso opprimeva anche la messa in scena, con Matt Reeves che giocava moltissimo sulla poca profondità di campo, con tantissime scene nelle quali erano pochi i dettagli messi a fuoco, una decisione che tagliava Bruce Wayne fuori dalla realtà lasciandolo solo; qui invece Park ci dice che il guardare diventa un atto di vicinanza.
Per altri approfondimenti guardate il trailer di Decision to leave.
Fonte : Everyeye