Rom, a marzo il nuovo piano per chiudere i campi? Intanto il Pd dà una mano a Funari

La prima è stata il 1° febbraio, ne seguiranno altre a distanza di quindici giorni. Si tratta di commissioni politiche sociali ad hoc, convocate dalla presidente Nella Converti (Pd), che ha deciso di trattare in ognuna un tema differente tra quelli che sono considerati imprescindibili per delineare la strategia comunale per il superamento dei campi rom e la chiusura definitiva delle baraccopoli attualmente esistenti a Roma. 

La commissione capitolina sul piano rom della Capitale

Durante la commissione di mercoledì è stato ascoltato l’UNAR, l’ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della presidenza del consiglio. La stella polare, spiega Converti, è la stategia europea e nazionale per l’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione di rom e sinti 2021-2030: “Obiettivo di questo percorso di audizioni – fa sapere la dem – è accompagnare la stesura del nuovo Piano capitolino che ha l’obiettivo del superamento dei villaggi attrezzati e dell’inclusione delle popolazioni Rom e Sinti nel territorio di Roma Capitale, così come previsto dall’Ordine del Giorno approvato lo scorso dicembre in Aula Giulio Cesare”.

Il coinvolgimento necessario del terzo settore

A metà dicembre, infatti, la questione dei campi è approdata in assemblea su proposta di Fratelli d’Italia e alla fine si è scoperto che il partito di Giorgia Meloni e il Pd non sono poi così distanti sul tema: entrambi vogliono chiudere le baraccopoli. “Nell’atto, approvato dalla maggioranza- ricorda Converti – l’assemblea capitolina ha impegnato il Sindaco e la giunta a monitorare l’elaborazione del nuovo Piano anche attraverso le consultazioni del Terzo Settore e i contributi delle consigliere e dei consiglieri che emergeranno durante le riunioni della Commissione che chiamerà a raccolta tutti gli interlocutori necessari per una trattazione congiunta del tema”.

La delibera capitolina sul piano rom entro un mese e mezzo

In sostanza lo scopo della commissione capitolina è quello di inviare, alla fine del ciclo di riunioni, tutte le osservazioni all’assessorato alle politiche sociali, affinché Barbara Funari le accolga e le inserisca nella delibera. Delibera sulla quale gli uffici e la politica lavorano e che, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere pronta in un mese, un mese e mezzo al massimo. Inizialmente doveva essere fine gennaio, come annunciato dall’assessora prima di Natale, ma è evidente che di lavoro da fare – e pareri necessari da ricevere – ce n’è tanto: “Alla luce di quanto ci è stato esposto – prosegue la consigliera Pd – non possiamo non soffermarci sul fenomeno discriminatorio dei Rom e Sinti che purtroppo investe tutti gli ambiti della vita quotidiana, dal diritto all’abitare, all’accesso al mondo del lavoro, alla salute, al diritto allo studio. Pertanto obiettivo trasversale di questa amministrazione deve essere la lotta a questa insopportabile forma di razzismo, promossa in tutti gli ambiti, anche istituzionali, per superare il primato negativo che il nostro Paese”. 

Fonte : Roma Today