Thomas Bricca: le condizioni, gli scontri tra bande e l’ipotesi scambio di persona

“Sul piano delle ipotesi possiamo presumere che si è trattato di uno scontro tra bande contrapposte”. A parlare il procuratore di Frosinone, Antonio Guerriero, a margine del sopralluogo ad Alatri, dove è avvenuto l’agguato cui è rimasto coinvolto il 18enne Thomas Bricca, che lotta tra la vita e la morte. “Evidentemente si trovava con persone che erano identificate dagli sparatori come appartenenti del gruppo contrapposto – ha proseguito -, poi che ne facesse parte o no lo stiamo accertando”.

La caccia a chi ha sparato a Thomas Bricca continua

Alatri oggi è di nuovo su tutti i quotidiani nazionali, nel più drammatico dei modi. Quanto accaduto a Thomas Bricca riporta terribilmente alla mente la morte di Emanuele Morganti, ucciso a soli 21 anni nel 2017. 

La caccia a chi ha sparato continua. Gli investigatori non escludono, al momento, che la vittima possa essere stata colpita per errore, magari per uno scambio di persona e che l’azione punitiva faccia parte di una ‘guerra tra bande’. Ma certezze non ce ne sono. “Thomas è stato colpito per sbaglio, colpa del giacchetto che indossava, reale bersaglio dei due ragazzi che hanno fuoco”. Lo dice Roberta, amica del 18enne ora ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Camillo di Roma. “Thomas è un ragazzo tranquillo, sempre sereno, mai un problema – dice – Ma quanto accaduto ieri è il risultato delle risse dei giorni scorsi”. “Noi amici ci siamo accordati per cercare il cellulare di Thomas – aggiunge – che non è stato ancora trovato”.

Sarebbero stati giorni di risse e di tensione nella cittadina del Frusinate. Fino al dramma di lunedì sera. Ci sarebbe una guerra tra bande miste di italiani e nordafricani che spacciano soprattutto hashish. C’è chi ipotizza persino uno scambio di persona sui giornali di oggi: “Il giubbotto bianco che indossava Thomas è dello stesso colore di quello di chi doveva finire sotto quei colpi”. Voci, ipotesi. Gli amici di Thomas sono stati ascoltati dagli investigatori a lungo. 

Come sta Thomas Bricca

Condizioni gravissime ma stabili quelle di Thomas Bricca. Lo fa sapere il bollettino del San Camillo Forlanini, l’ospedale romano dove è attualmente ricoverato il giovane, spiegando che Bricca è stato “operato in nottata per evacuazione di ampio ematoma sottodurale acuto sinistro per lesione da arma da fuoco” ed “è al momento ricoverato in Terapia Intensiva CR3, della UOC Anestesia e Rianimazione diretta dal Professor Luigi Tritapepe”.

“Intubato e ventilato artificialmente, tachicardico, con monitoraggio continuo dei parametri vitali che mostrano una tendenza a lieve instabilità emodinamica, mantenuta con liquidi, vasopressori ed emotrasfusioni – si legge nel bollettino – Il paziente si presenta in coma profondo, con elettroencefalogramma gravemente depresso, con risposta elettrica accennata agli stimoli. La TC cranio mostra un imponente edema del parenchima cerebrale che in conseguenza di craniotomia decompressiva al momento non determina erniazione cerebrale. Condizioni gravissime ma stabili. Prognosi riservata”.

La traiettoria del proiettile

Un tragico destino, un colpo quasi “impossibile” quello esploso dalla sella di uno scooter posizionato nel parcheggio sottostante, più basso di circa 5/10 metri rispetto al punto in cui era Thomas. Vicino a lui c’erano anche quattro amici rimasti illesi. In linea d’aria, tra il luogo dal quale sarebbe partito il proiettile e il giovane ci sarebbero oltre 20 metri. Non solo. Sulla traiettoria di tiro ci sono anche delle ringhiere che i colpi non hanno toccato. Da aggiungere che Thomas era in una zona buia. Un ‘colpo’ quasi impossibile dunque che però ha preso alla testa Bricca, ferendolo in maniera gravissima. Non ha avuto probabilmente nemmeno il tempo di rendersi conto di cose stesse accadendo.

A sostenere la famiglia di Thomas si unisce Antonio Iannarilli, candidato al consiglio regionale per le prossime elezioni di metà febbraio; è un caro amico dei genitori del ragazzo. “Quello che è successo ieri ad Alatri è gravissimo. Sono un padre e quanto accaduto mi ha lasciato basito – dice – Non è accettabile, bisogna assolutamente cambiare registro, bisogna prendere in mano la situazione pretendendo un attivo intervento da parte di tutti, per la tutela di tutti. È un momento difficile per la nostra comunità. Siamo tutti uniti al dolore della famiglia e preghiamo affinché Thomas possa farcela. Sono vicino a tutta la famiglia, che conosco personalmente da tanti anni e voglio esprimere la mia più totale presenza alla madre ed al padre, mio amico e compare. Forza Thomas! Non mollare”, scrive Iannarilli.

Paolo, il papà di Thomas, spera per suo figlio davanti all’ospedale San Camillo: “Mi avete spezzato il cuore, tossici di merda. Dio perdona, io no bastardi”, si sfoga sul suo profilo social. Appeso al balcone della classe di Thomas all’istituto tecnico è stato appeso uno striscione: “Giustizia, Thomas sei nei nostri cuori”. Si spera ancora in un miracolo.

Fonte : Today