Il capolavoro diretto da Michael Curtiz e vincitore di tre Oscar fu proiettato in anteprima il 26 novembre 1942 all’Hollywood Theater di New York. Ambientata e girata durante la Seconda guerra mondiale, la storia di Rick, Ilsa e Victor – profondamente connessa e intrecciata al momento storico segnato dal nazismo – è entrata nell’Olimpo del cinema e nei decenni ha conquistato intere generazioni di pubblico
Sono passati 80 anni da quando uno dei film più iconici della storia del cinema fece il suo debutto sul grande schermo. È il 26 novembre 1942 e all’Hollywood Theater di New York viene proiettato in anteprima Casablanca, capolavoro diretto da Michael Curtiz con protagonisti Humphrey Bogart, Ingrid Bergman e Paul Henreid. Una pellicola ambientata e girata durante la Seconda guerra mondiale, un racconto in cui realtà e finzione sono più legate che mai. Basato sull’opera teatrale Everybody Comes to Rick’s di Murray Burnett e Joan Alison, racconta la storia di Rick Blaine (Bogart), ex contrabbandiere americano espatriato a Casablanca, che si trova a dover scegliere fra l’amore mai finito per Ilsa Lund (Bergman) e la spinta a rinunciare alla propria felicità aiutando la donna a salvarsi insieme al marito ed eroe della resistenza antinazista Victor Laszlo (Henried). Ecco 5 curiosità su uno dei film più citati e celebrati della storia del cinema.
Battute indimenticabili
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Ci sono alcune frasi di Casablanca che sono impresse nella memoria collettiva, citate e ripetute nel corso dei decenni. La più celebre è sicuramente quella di Bogart “Here’s looking at you, kid – Alla tua salute, bambina”. Ma anche “Suonala Sam, suona ‘Mentre il tempo passa’”, “Con tanti ritrovi nel mondo, doveva venire proprio nel mio”, “Fermate i soliti sospetti” e “Louis, forse oggi noi inauguriamo una bella amicizia”.
Gli attori fuggiti dal nazismo
In Casablanca recitano attori di 34 nazionalità diverse, alcuni dei quali scappati dai Paesi di origine dopo l’avvento del nazismo, ennesima dimostrazione del forte legame fra il film e il momento storico. Fra questi Paul Henried e Conrad Veidt, ma anche il tedesco Curt Bois e gli ungheresi Peter Lorre e S.Z. Sakall.
Gli Oscar della discordia
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Casablanca ottenne otto candidature agli Oscar del 1944 e vinse le statuette per Miglior film, Miglior regista e Miglior sceneggiatura. Durante la cerimonia, però, qualcosa andò storto. Quando fu annunciata la vittoria per la categoria Miglior film, il produttore Hal B. Wallis si alzò per andare a ritirare l’Oscar, ma il produttore esecutivo Jack L. Warner fu più veloce e salì sul palco prima di lui per accettare il premio. “Non potevo credere che stesse accadendo – raccontò Wallis anni dopo nella sua autobiografia – Casablanca era stata la mia creatura, Jack non aveva assolutamente niente a che fare con questo. Cercai di uscire dalla fila di sedie ed entrare nel corridoio, ma l’intera famiglia Warner mi bloccò. Non avevo altra alternativa che sedermi di nuovo, umiliato e furioso. Quasi quarant’anni dopo non mi sono ancora ripreso dallo shock”. Poco tempo dopo Wallis lasciò la Warner Bros. per una carriera da produttore indipendente. Più felice invece il regista Michael Curtiz che, arrivato alla sua quinta candidatura, ritirò l’Oscar dicendo: “Molte volte ho avuto un discorso pronto ma niente da fare, l’eterno secondo, adesso che vinco non ho parole”.
La censura in Italia
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Cinema
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La grande bellezza è un film del 2013 co-scritto e diretto da Paolo Sorrentino. Ha vinto il Premio Oscar come miglior film straniero. La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso regista assieme a Umberto Contarello. È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2013. Nel 2014 ha ottenuto il Golden Globe e il BAFTA nella stessa categoria, quattro European Film Awards, nove David di Donatello (su 18 nomination), cinque Nastri d’Argento e numerosi altri premi internazionali
La bestia nel cuore è un film del 2005 diretto da Cristina Comencini, basato sull’omonimo romanzo della stessa regista. Nominato nel 2006 per il Premio Oscar per il miglior film straniero è considerata una delle pellicole migliori della regista.
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Fonte : Sky Tg24