“In Italia ci sono circa 8mila pazienti che attendono un trapianto, ma purtroppo appena la metà di questi interventi viene effettuato. Questo significa che ci sono lunghi tempi di attesa”, sottolineano gli esperti
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Si è tenuto martedì 11 ottobre nella sede di Regione Lazio il convegno dal titolo “La donazione, una ricchezza che non va mai sprecata”, che ha visto la presenza di rappresentanti istituzionali, esperti del settore e associazioni, interrogarsi sui dati dell’infezione da Citomegalovirus che, in media, ogni anno colpisce un paziente su tre in lista di attesa per un trapianto. Dai dati emerge che solo il 50% di questi, annualmente, viene sottoposto a intervento. Sottolineare l’importanza dell’assistenza post-trapianto, lo sviluppo e la condivisione di dati e ricerche utili alla prevenzione, erano gli obiettivi dell’incontro.
Parola agli esperti
Dall’Australia arriva una tecnica che moltiplica i trapianti di cuore
Massimo Cardillo, direttore generale del Centro Nazionale Trapianti (CNT) dell’ISS, ha aperto il convegno, sottolineando come “in Italia ci sono circa 8mila pazienti che attendono un trapianto, ma purtroppo appena la metà di questi interventi viene effettuato. Questo significa che ci sono lunghi tempi di attesa, che per alcuni organi comportano anche il 10% di mortalità in lista. Un tema sul quale occorre fare un salto in avanti, implementando il coordinamento ospedaliero della donazione, riorganizzando gli ospedali, avviando una campagna di comunicazione ai cittadini, perché in Italia abbiamo ancora il 30% delle persone che si oppongono al
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I migliori ospedali al mondo, divisi per specialità. LA CLASSIFICA
Come ogni anno, Newsweek e Statista hanno lavorato alla lista delle strutture migliori, da pediatria a oncologia e da cardiologia a ortopedia. I primati sono tutti statunitensi, ma l’Italia si posiziona bene: ecco con quali ospedali
Come ogni anno, Newsweek e Statista hanno pubblicato la classifica degli ospedali migliori al mondo in 11 diverse specialità, da pediatria a oncologia e da cardiologia a neurologia. I primati sono tutti statunitensi, con la Mayo Clinic di Rochester (Minnesota) che guida la lista delle eccellenze ospedaliere in sei campi: gastroenterologia, neurologia, neurochirurgia, endocrinologia, urologia e pneumologia. Buoni i risultati raggiunti dagli ospedali italiani
GASTROENTEROLOGIA – Guardando alla specialità in gastroenterologia, nella top ten dei migliori ospedali al mondo c’è anche il Policlinico Gemelli di Roma, che si piazza in ottava posizione. La classifica per questa specialità comprende 125 ospedali
Le altre strutture italiane in classifica sono: l’Humanitas di Rozzano (23), l’Azienda ospedaliera di Padova (38), l’Ospedale Niguarda di Milano (41), il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, le Molinette di Torino (117), il Papa Giovanni XXIII di Bergamo (119) e l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord (120)