Casal Barriera, le scuse del DS Melis “Ero sicuro di aver costruito una buona squadra”

Non si dà pace il DS del Casal Barriera Massimiliano Melis, che sulla pagina ufficiale del club chiede scusa ai tifosi per la retrocessione del club, arrivata col penultimo posto nel girone B di Eccellenza Lazio e con una stagione molto travagliata che ha visto la squadra laziale terminare con 24 punti. “È giusto che chieda ufficialmente scusa a tutto ciò che è il mondo Casal Barriera. In primis chiedo scusa al Presidente D’Alonzo, una persona che non ci ha mai fatto mancare nulla. Ci ha dato tutto, partendo dai rimborsi, pagati tutti e puntualmente a una squadra retrocessa, ahimè, da un mese. A questo si aggiunge poi l’aspetto umano sostenendoci sempre sia durante la settimana che la domenica, quando si trasformava nel nostro primo tifoso. Una persona che, nonostante la nostra classifica sia stata deficitaria sin da subito, il martedì, dopo una partita andata male, tranquillizzava il gruppo esortandolo a dare di più alla gara successiva. Mi dispiace tanto ,perché avrei voluto regalargli tutte quelle soddisfazioni che realmente si merita. Chiedo inoltre scusa a mister Damiani per non avergli messo a disposizione una rosa adeguata e completa, a tutto lo staff con cui ho lavorato, ce l’hanno messa tutta ma non è bastato. Chiedo scusa ai nostri tifosi e in particolare modo ai Warriors. Da tifoso del Casale, non sentendomi solo il ds, li capisco perché anche io mi do addosso. Sono il colpevole numero uno per questa annata balorda culminata con la retrocessione. Ero sicuro di aver costruito una squadra che potesse ben figurare in questo campionato, una squadra che si divertisse facendo divertire visto, tra l’altro, quello che era lo standard degli ultimi 2 anni. Se non ricordo male, quando il Covid ci ha bloccati a 9 giornate dalla fine e con 5 partite in casa da giocare, eravamo a 2 punti dal Gaeta, battuto 3-0 in casa, secondo in classifica. Il campo però purtroppo quest’anno ha dato il suo verdetto, completamente opposto. Questa stagione è stata quasi ai limiti del surreale, sempre a dover cercare una spiegazione perché su quasi tutti i campi dove siamo andati la frase era sempre la stessa: ‘Ma come fate a stare lì sotto?’. È vero, la classe arbitrale quest’anno ci ha tolto tanto ma parlare degli arbitri e della malasorte sarebbe come cercare di trovare degli alibi perché poi, se in campo ognuno fa il suo dovere, tutta la sfortuna e le sviste arbitrali che dir si voglia sarebbero state ininfluenti. Una stagione maledetta, visti anche i tanti infortuni, di quelli seri che ti cambiano una stagione. Avevamo iniziato con un progetto di squadra ma poi la domenica siamo stati costretti a schierarne un’altra completamente differente. La cosa che mi si rivolta dentro è il fatto che la rosa, sulla carta , e secondo le mie personalissime convinzioni non era da retrocessione. Molti di questi giocatori, sempre secondo il mio modesto parere, il prossimo anno saranno obiettivi di mercato di molte società di Eccellenza. A dicembre, almeno otto o nove giocatori sono stati contattati per andare giocare altrove. Allora mi chiedo, ma se tutti li stanno chiamando forse qualcosa vorrà dire. Certo è che mi sono accorto di tante cose che non vanno bene ma questo lo tengo per me, sono valutazioni interne, di spogliatoio, che mi serviranno molto per sviluppare il lavoro del prossimo anno insieme a mister Damiani. A proposito di Dicembre, ho provato a rinforzare la squadra, ho chiamato almeno una dozzina di giocatori, di quelli che ti possono far fare il salto di qualità, ma chi per un motivo chi per un altro, non sono voluti venire. Ripeto, ci sto malissimo, vivo questa retrocessione come un fallimento personale ma dagli errori si deve imparare, farne tesoro per non ripeterli in futuro. Concludo dicendo che nei giorni scorsi il presidente ha rinnovato la fiducia a me e al tecnico Damiani e soprattutto ci ha comunicato che farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per andarci a riprendere ciò che era nostro. Rinnovo a tutti quanti le mie scuse, mi dispiace davvero, scusatemi tutti e sempre Forza Casale!

Fonte : Roma Today