Un gruppo cyber filo-Russia lancia un nuovo attacco a siti italiani

Il gruppo cyber filorusso Legion ha lanciato un nuovo attacco ddos a una serie di siti istituzionali italiani, tra cui ministero dei Beni culturali, degli Esteri, Polizia di Stato, Consiglio superiore della magistratura. In altri casi gli obiettivi indicati in una comunicazione Telegram da parte della gang, che da qualche settimana si è resa responsabile di attacchi ddos all’Italia diretti verso siti istituzionali, risultano accessibili. Il messaggio di lancio dell’operazione è delle  23.54 del 19 maggio. In taluni casi i componenti di cyber hanno indicato anche obiettivi imprecisi: come l’indirizzo minambiente.it, che in effetti è risultato irraggiungibile, ma che nel frattempo è stato sostituito dal nuovo sito del ministero della Transizione ecologica, peraltro già oggetto di minacce informatiche all’inizio di aprile.

Alle 9.50 il sito della Polizia di Stato, già oggetto di un attacco ddos dei giorni scorsi, risulta accessibile. Quella di Legion sembra un’operazione che prova a sparare nel mucchio. Nell’elenco degli obiettivi si va dai siti di grandi aziende, come Eni, Tim e WindTre (tutti regolarmente funzionanti) a quelli di Corte dei conti, ministero dell’Interno, Senato (già colpito in un primo attacco), Agenzia delle Dogane, ministero della Difesa (anch’essi operativi). Tra i target del messaggio di Legion che al momento, stando alle osservazioni di Wired, risultano in down vi sono il sito del ministero dei Beni culturali, quello degli Esteri, il Consiglio superiore della magistratura, quello dell’Autorità per la regolazione di reti, energia e ambiente (Arera) e dell’Accademia delle scienze.

[articolo in aggiornamento]

Fonte : Wired