Riccardo Moraschini e lo stop per doping fino al 20 ottobre 2022: un anno perso per il giocatore dell’Olimpia Milano e della Nazionale, positivo al clostebol, sostanza presente in alcuni fermaci cicatrizzanti.
“Il 6 ottobre scorso sono stato sottoposto ad controllo, come ne ho fatti tanti in carriera. Ero reduce da uno a sorpresa, ai Giochi di Tokyo. Sono molto tranquillo, perché non ho mai assunto sostanze vietate – racconta al Resto del Carlino – . Sono così sereno che quando arriva l’esito, il 20 ottobre, lo giro al medico dell’Olimpia. E lui mi dice che sono stato trovato positivo. Adesso mi sto rendendo conto di perdere un anno. Un po’ di ansia e di agitazione ci sono, perché so di non aver commesso reati. Sono stato trovato positivo per contaminazione. Venendo a contatto con una persona che ha usato uno spray cicatrizzante sono risultato positivo al clostebol”. Ora fino al 20 ottobre resta la squalifica: “Se ho capito bene ci sarà la possibilità di fare richiesta e cominciare ad allenarsi con la squadra dal 20 agosto. Ma prima del 20 ottobre non potrò disputare incontri ufficiali. Ora mi alleno come e più di prima, ma lo faccio da solo. E la domenica resto a guardare. Ormai sono trascorsi sei mesi: voglio farmi trovare pronto”.
“Non voglio fare la vittima, Ma è una situazione brutta con un danno economico enorme”, conclude Moraschini, “è come se fosse crollato il mondo. Però non voglio piangermi addosso. Perderò un anno in modo assurdo, un’ingiustizia. Ora penso solo al 20 ottobre 2022 e tornerò a testa alta. Sono un ragazzo pulito”.
Fonte : Today