Manifestanti russi cantano Zombie dei Cranberries dopo essere stati arrestati dalla polizia. Guarda il video

Nonostante la censura e il blocco dei social network continuano le manifestazioni in Russia contro la guerra in Ucraina ordinata dal governo di Vladimir Putin. Migliaia di cittadini russi continuano ogni giorno a manifestare contro la scelleratezza della guerra, andando incontro ad arresti e minacce da parte delle autorità.

L’ultima testimonianza delle volontà dei manifestanti è stata pubblicata in rete e sta facendo in poche ore il giro del mondo: si tratta di un gruppo di manifestanti, appena arrestati dalla polizia e rinchiusi in una camionetta, che intonano Zombie dei Cranberries.

Il brano venne scritto da Dolores O’Riordan come risposta di fronte alle atrocità che sconvolsero l’Irlanda e la Gran Bretagna il 20 marzo del 1993. Quel giorno tante famiglie con i bambini erano in giro per i negozi di Warringston, nel Cheshire, a fare shopping per comprare regali in vista della Festa della Mamma: l’IRA piazzò delle bombe in due cassonetti della spazzatura in metallo: una fu collocata all’esterno di alcuni negozi, davanti a Boots e McDonald’s, mentre l’altra fu sistemata davanti ad Argos. Poco prima di mezzogiorno i terroristi telefonarono alla polizia per segnalare la presenza di una bomba davanti a un negozio Boots, senza però dire in quale città si trovasse. Solo 25 minuti più tardi la prima bomba esplose: la folla presente nella zona si disperse e, inconsapevolmente, si diresse proprio verso l’area dove la seconda bomba stava per esplodere. In quell’azione terroristica 54 persone rimasero ferite, mentre due bambini, Johnathan Ball di tre anni, e Tim Parry di 12, morirono, il primo sul colpo, il secondo dopo cinque giorni di agonia.

Il meraviglioso testo della canzone parla di violenza, di madri dal cuore spezzato per la perdita dei propri figli, del silenzio e del dolore causati da quegli atti terroristici. I musicisti con questa canzone hanno voluto condannare quegli atti commessi da alcuni loro connazionali, prendendone nettamente le distanze per lanciare invece un messaggio di pace.

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Fonte : Virgin Radio