La denuncia della Croce Rossa sui corridoi per l’evacuazione dei civili: “A Mariupol strade minate”

Guerra in Ucraina

7 Marzo 2022

Secondo quanto denunciato dalla Croce Rossa internazionale, le strade per le evacuazioni dei civili sono minate. “Manca un accordo per sentieri efficienti e percorribili” ha detto alla BBC l’operatore Dominik Stillhar.

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Secondo quanto denunciato dalla Croce Rossa Internazionale alla BBC, neppure i i corridoi per l’evacuazione dei civili sono sicuri. Un dettaglio già confermato dagli attacchi ad Irpin di ieri, dove diversi civili sono morti sotto i colpi di mortaio mentre cercavano di scappare dalla città. Secondo l’operatore della Croce rossa Dominik Stillhar, però, i corridoi segnalati come “sicuri” per i civili che cercano di allontanarsi sono invece minati. Alla BBC ha detto che diverse persone che hanno cercato di uscire da Mariupol si sono rese conto che la strada da percorrere era in realtà stata minata.

“Entrambe le parti hanno discusso per giorni di corridoi umanitari, ma i problemi sono rimasti. Quello che serve è un accordo efficiente e funzionale che al momento non c’è – ha spiegato l’operatore a una trasmissione radiofonica della BBC -. Finora gli accordi sono stati “solo di principio”, ma non sono mai stati attuati. Sono stati infranti perché non dettagliati”.  La situazione riguardante i percorsi per la fuga dei civili era stata denunciata dalla Croce Rossa internazionale già nella giornata di ieri con una nota. Indicativa in particolare la situazione di Irpin, dove migliaia di persone cercano di fuggire anche con lunghi viaggi a piedi. A scortarle, l’esercito ucraino, che cerca di guidarle nelle traversate a piedi lungo il fiume. L’assalto alla città fa parte della strategia di Mosca per accerchiare lentamente Kiev, situata poco lontano.

Lo scopo delle truppe, secondo l’Ucraina, è quello di spaventare e sfiancare la popolazione, in modo da compromettere la resistenza. Particolarmente importanti in questo senso per Putin sarebbero proprio le città che circondano la capitale, roccaforte dell’opposizione all’invasione. I numeri riguardanti i civili morti nel conflitto sono ancora incerti: secondo le stime, sarebbero più di 2mila, ma fino ad ora sono state confermate 364 morti.

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Fonte : Fanpage