Ci sono voluti pochi anni per abituarci al fatto che gli smartphone siano diventati potenti macchine fotografiche, degni di sostituire le controparti dedicate nella maggior parte delle occasioni. Il problema a oggi è diventato la memoria dove salvare il materiale: i gigabyte non sono mai abbastanza, e chi scarica periodicamente le immagini sul computer finisce con l’intasare l’hard disk di immagini in pochi mesi.
Non stupisce che i servizi di archiviazione di foto online — o in cloud — siano ormai comunemente adottati in tutto il mondo per custodire miliardi di foto: i vantaggi che offrono sono numerosi, anche se trovare l’offerta giusta per le proprie esigenze può essere difficile.
I vantaggi
Del resto i motivi per cui può valere la pena affidare i propri ricordi e il proprio materiale a un servizio di archiviazione foto online sono piuttosto chiari.
- Un servizio del genere permette innanzitutto di salvare foto o video illimitatamente, senza bisogno di avere a disposizione un supporto fisico dove memorizzarli. Se la memoria del telefono o quella ssd del computer possono essere piene, ampliare lo spazio a disposizione sui server delle aziende che offrono questi servizi è istantaneo — anche se non sempre gratuito.
- Il fatto che il materiale risieda online lo mantiene inoltre al sicuro da potenziali guasti o imprevisti. Un telefono può essere rubato o finire distrutto, mentre un hard disk meccanico ha una durata di funzionamento garantita dopo la quale l’utilizzo prolungato è un rischio; i servizi di archiviazione online non hanno di questi problemi.
- Infine, conservare foto e video in cloud mantiene il materiale raggiungibile in qualunque momento, dando modo agli utenti di sfogliare ovunque cataloghi da migliaia o decine di migliaia di foto; per farlo bastano infatti un telefono o dispositivo con un browser o con l’app del servizio e una connessione a Internet funzionante.
I criteri
La faccenda si complica quando si tratta di scegliere un servizio specifico — dal momento che ciascuno offre condizioni e metodi di iscrizione propri.
- Le tre variabili da prendere per prime in considerazione sono lo spazio messo a disposizione dal servizio, in relazione al prezzo richiesto per lasso di tempo di erogazione del servizio. Il primo è misurato in gigabyte o terabyte, mentre per il costo dell’abbonamento si parla in generale di euro mensili o annuali.
- Alcuni servizi offrono una versione gratuita del loro servizio di archiviazione, facendo però passare le foto caricate attraverso una compressione che le rimpicciolisce in termini di peso. Per alcuni questo compromesso può essere accettabile, ma i puristi del ricordo e dell’immagine potrebbero preferire sistemi a pagamento che mantengano intatti i file caricati.
- I file supportati sono un altro elemento da considerare: alcuni servizi permettono di caricare solo file compressi in formato jpg sbarrando la strada alle altre immagini; altri escludono o mettono un limite ai video; altri ancora sono semplicemente hard disk remoti dove può essere caricato di tutto, nei limiti dello spazio consentito.
- Infine, alcuni prodotti possono includere strumenti di modifica o di organizzazione in cloud, che permettono di recuperare le immagini per data, luogo o persone inquadrate, e organizzare collage e altri materiali, oppure prevedere app più intuitive o comode da usare per accedere al materiale stoccato.
Ecco allora cosa mettono sul piatto in fatto di stoccaggio di foto e video alcuni dei servizi di cloud storage più gettonati in circolazione: Amazon Photos, Apple iCloud, Google Photos, Microsoft Onedrive, Dropbox e Flickr.
Fonte : Wired