Nell’estate del 2020, Lauren Chitwood, Abbey Ferguson e Lexie Lancaster Larsen hanno scoperto che l’azienda che avevano appena fondato aveva un problema. Pochi mesi prima le tre donne avevano dato il via ufficialmente a Spiritless, un marchio di distillati analcolici con sede a Louisville, in Kentucky. Il primo prodotto dell’azienda è stato il Kentucky 74, un distillato con note di caramello e vaniglia che dovrebbe ricordare il bourbon. “Improvvisamente ci siamo rese conto che qualcuno acquistato il dominio Kentucky74.com“, racconta Chitwood.
All’inizio, l’url portava solo a una pagina bianca. Ma nel giro di poco tempo ha iniziato a reindirizzare al sito web di un altro marchio di distillati analcolici chiamato ArKay Beverages. Chitwood spiega che aveva già sentito ArKay per via di una ricerca di mercato, ma che era rimasta sorpresa e spiazzata dal fatto che avesse deciso di attaccare in modo tanto aggressivo una nuova azienda. “All’epoca ogni volta che incontravamo qualcuno che conoscesse Spiritless rimanevamo scioccate“, dice Chitwood.
Da lì a poco Chitwood avrebbe scoperto che il dominio Kentucky 74 era solo una parte di un elaborata strategia apparentemente orchestrata dal fondatore di ArKay, Reynald Grattagliano, per sabotare altri marchi nel settore in rapida crescita dei distillati analcolici. Nel corso di più di due anni, diversi fondatori di aziende di bevande analcoliche hanno accusato Grattagliano di aver acquistato domini studiati per imitare il nome dei loro prodotti, inviato falsi comunicati stampa e avviato siti di e-commerce fuorvianti. Gli sforzi di Grattagliano sembrano finalizzati a screditare i suoi concorrenti o indurre i clienti a pensare che i loro marchi fossero in qualche modo collegati ad ArKay.
“Stranamente ero piuttosto affascinato da quello che stava succedendo – racconta Ben Branson, il fondatore di Seedlip, un’altra azienda di distillati analcolici che è stata presa di mira da Grattagliano -. [Grattagliano] pensa che tutti abbiano copiato ArKay“. Branson ha notato l’attività di Grattagliano nel 2019, quando online è apparso un sito che aveva come domino BenBranson.com. Il sito mostrava un’immagine di Giulio Cesare accanto a un paragrafo in cui Branson veniva accusato di aver passato due anni a copiare ArKay.
In risposta alle domande circostanziate di Wired Us, Grattagliano ha accusato i suoi concorrenti di pubblicare “fake news“, in quanto non riconoscerebbero che ArKay è arrivata prima delle loro aziende. “I miei concorrenti sono arrabbiati con ArKay, perché non possono accettare che abbiamo creato la categoria e il concetto di distillati senza alcol – scrive –. ArKay non sta screditando i suoi concorrenti, sta solo mettendo le cose in chiaro“.
Un settore in espansione
ArKay è stata fondata nel 2011, diversi anni prima dell’attuale generazione di marchi di distillati analcolici che hanno inondato il mercato, soprattutto negli Stati Uniti. Le aziende più recenti insistono nel ribadire di non essersi ispirate all’azienda di Grattagliano, ma di essersi adattati ai gusti in evoluzione dei consumatori.
Fonte : Wired