“Non sparate a salve, sparate a Salvini”: minacce di morte al leader della Lega

5 Marzo 2022

Una scritta rossa su un muro di una sede locale della Lega in provincia di Varese: “Non sparate a salve, sparate a Salvini”.

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Minacce al segretario della Lega Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva annunciato che sarebbe andato in Ucraina, per partecipare a una marcia per la pace a Leopoli, per poi ritrattare per motivi di sicurezza, ripiegando su una missione in Polonia. “Non sparate a salve, sparate a Salvini”. È questa la scritta che è comparsa su un muro della della sede della Lega di Cassano Magnago, in provincia di Varese.

“Noi lavoriamo per tornare alla Pace, lasciamo ai cretini parole e pensieri di guerra”, ha commentato su Twitter l’ex ministro dell’Interno.

Solidarietà da diversi membri del partiti al segretario della Lega: “Mentre Salvini è al lavoro per la Pace, la sinistra pensa solo alla violenza. Inqualificabile la scritta rossa apparsa sulla saracinesca della sezione di Cassano Magnago (Va). Ecco i soliti imbecilli, che preferiscono il vandalismo al dialogo. Ci auguriamo che i responsabili vengano presto individuati”, hanno scritto i capigruppo Lega di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

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Anche il governatore della Lega Luca Zaia ha condannato il gesto: “Le idee si contrastano con le idee. Mai, per nessun motivo al mondo, con la violenza, verbale o fisica che sia. Tutta la mia solidarietà a Matteo Salvini”.

“È troppo tempo – prosegue Zaia – che pressoché quotidianamente la civiltà e la democrazia vengono vituperate da queste forme di aggressione personale verso questo o quell’esponente delle Istituzioni o dei partiti. In un momento di difficolta’ nazionale e internazionale bisognerebbe fare squadra e invece in troppi preferiscono odiare”. 

“Ancora un atto vandalico contro una un’altra sezione della Lega in Lombardia e ancora minacce di morte rivolte al nostro segretario Matteo Salvini. Sulla saracinesca della nostra sede di Cassano Magnago è apparsa una scritta spray rossa in cui si invita a sparare a Matteo Salvini. Speriamo che queste minacce non vengano prese sotto gamba non solo dalle forze dell’ordine ma anche dalle altre forze politiche: lo ripeto, qualcuno invita a sparare a Matteo Salvini. Sono minacce gravi, gravissime. Solidarietà e vicinanza al nostro segretario e a tutti i militanti e sostenitori della sezione di Cassano Magnago. A proposito, da dicembre è la nostra quarta sezione in Lombardia dopo quelle di Como, Melegnano e Voghera ad essere attaccata da vandali ignoti. Le nostre sezioni sono da sempre un luogo di democrazia, aperte a tutti, ma ormai sono oggetto di violenza politica continua”, ha detto Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier.

“Vile attacco alla sede della Lega di Cassano Magnago nel varesotto: una scritta rossa sulla serranda con la scritta ‘Non sparate a salve, sparate a Salvini. In un momento in cui servirebbe massima unità, per dare anche senso di consapevolezza alla gravità della guerra che si sta vivendo, assistiamo ai soliti attacchi politici alla Lega e personali a Salvini. Ci aspettiamo massima solidarietà da tutte le parti politiche e che i responsabili siano assicurati alla giustizia per questa azione criminale. Ci auguriamo, infine, che questa situazione non sia declassata dai media affinché gesti come questi non passino in sordina”, ha detto il senatore della Lega, Stefano Candiani.

“Fermare la guerra per me è la priorità assoluta, un dovere morale e civile, che supera ogni polemica e divisione. Spero sia così per tutti”, ha ribadito oggi su Twitter il leader del Carroccio Matteo Salvini a proposito della guerra in corso in Ucraina. È stato lui stesso ad annunciare un viaggio con lo scopo di organizzare una manifestazione a favore dello stop dell’offensiva russa. La missione sarà al confine tra Polonia e Ucraina, come ha spiegato due giorni fa ai suoi parlamentari durante una riunione degli eletti al teatro Umberto a Roma.

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Fonte : Fanpage