Di fronte alle numerosissime versioni del paladino di Gotham, c’era molto da introdurre nella nuovo riavvio di Matt Reeves. Ma parlando sia del suo protagonista che dei tanti cattivi mostrati nel film, il regista di The Batman ha voluto ribadire come non sia un film sulle origini: “Siamo nei primi giorni, è come se fossero tutti bambini”.
Il nuovo film di Matt Reeves è uscito da due giorni soltanto ma già promette di creare un nuovo franchise del tutto rivoluzionario, cosa che ha spinto il regista a mettersi già al lavoro sui prossimi sequel e sugli spin-off per piccolo schermo – per data d’uscita, il più ravvicinato dovrebbe essere Gotham PD – e sui sequel. Una rivoluzione reinterpretativa che si ritrova anche nel simbolico restyling del costume di The Batman, fregiato della pistola di Joe Chill. Tutttavia, il regista ci ha tenuto a fare chiarezza su un’apparente confusione che vorrebbe questo film come un racconto sulle origini. Visto che la spiegazione di Reeves è legata alla scena finale, preannunciamo spoiler.
Il regista è tornato infatti sul ruolo di Barry Keoghan in The Batman, approfondendo una scena che aveva in mente ma che ha deciso lui stesso di tagliare nel Director’s Cut, quindi non per volontà della produzione: “Ci sono state scene che abbiamo tagliato che mi piacevano molto. In effetti, c’è una scena con il prigioniero invisibile che appare alla fine del film nell’Arkham Asylum con l’Enigmista. E c’era una scena precedente in cui Batman è andato ad Arkham per cercare di profilare l’Enigmista, e Barry Keoghan era presente. È una sequenza molto interessante e sono sicuro che la pubblicheremo dopo l’uscita del film, perché è una delle scene più importanti fra quelle eliminate“
Continua Reeves: “È una scena in cui Batman si reca ad Arkham perché l’Enigmista gli sta scrivendo delle lettere e lui si domanda il perché del carteggio. Così decide di incontrarlo nel manicomio per stilare un profilo del serial killer. Mi piaceva molto questo confronto perché mi ricordava il classico duello fra Anthony Hopkins e Jodie Foster ne Il silenzio degli innocenti. Fatto questo però, Batman fa visita a un altro assassino [Keoghan] con il quale ha chiaramente avuto a che fare in questi primi due anni. Ma questo personaggio non è ancora diventato completamente quello che abbiamo imparato a conoscere“.
Conclude il regista: “Poiché il film non è un racconto delle origini per Batman, ma sono i suoi primi giorni, è un racconto delle origini anche per i villain con cui si scontrerà. Questo vuol dire che anche il Joker che vediamo non è ancora il Joker, ma fra i due c’è già una relazione di qualche tipo. Quindi è come se fossero tutti nella loro infanzia. Di solito, nei fumetti, tutti questi cattivi rendono pubblico il loro alter ego solo in risposta del fatto che c’è un Batman là fuori. Ma lui è agli inizi, quindi loro non sono ancora venuti allo scoperto”. Altro aspetto incredibile sono le inquietanti modifiche sul passato dei genitori di Wayne in The Batman.
Fonte : Everyeye