Flags of our Fathers, quando Spike Lee diede a Clint Eastwood del vecchio rabbioso

Clint Eastwood non è uno che le manda a dire, neanche quando il suo interlocutore è un collega del calibro di Spike Lee: quando il regista di Fa la Cosa Giusta e BlacKkKlansman ebbe alcuni appunti da muovere a Flags of our Fathers, dunque, la star de Gli Spietati rispose in maniera non particolarmente diplomatica.

Andiamo con ordine: ciò che non piacque a Lee del film di Eastwood fu la totale assenza di marines afroamericani tra i protagonisti del film, nonostante questi avessero effettivamente combattuto ad Iwo Jima. Critica, quella del regista de La 25esima Ora, immediatamente rispedita al mittente dal buon Clint, che in primis ricordò come la segregazione razziale fosse la normalità nella marina statunitense dell’epoca, e in secondo luogo spiegò la sua volontà di concentrarsi unicamente sugli uomini che issarono la famosa bandiera sul monte Suribachi.

Eastwood, però, non si limitò alle semplici spiegazioni, aggiungendo un cortese invito al suo collega a “chiudere la bocca“. Da qui la piccata contro-reazione di Lee, che definì il regista di Lettere da Iwo Jima e Gran Torino un “vecchio rabbioso“. Insomma, quando a scontrarsi sono due elementi del genere, state pur certi che non ci sarà mai da annoiarsi! Tornando a Eastwood, intanto, qui trovate la nostra recensione di Cry Macho, l’ultima fatica della star de Il Buono, il Brutto, il Cattivo.

Fonte : Everyeye