Mentre da otto giorni le bombe russe sconvolgono l’Ucraina, da tutto il mondo continuano ad arrivare prenotazioni su Airbnb per affittare alloggi a Kyiv e in altre città del paese, nel tentativo di far arrivare soldi ai residenti. La piattaforma, che ha già offerto 100mila alloggi gratuiti ai rifugiati ucraini, sta rinunciando a tutte le tasse sulle prenotazioni fatte in Ucraina, per dare maggiore supporto economico alla popolazione che sta affrontando estreme difficoltà finanziarie a causa dell’invasione russa.
Se la Russia sta venendo sempre più isolata a causa delle sue azioni, la comunità internazionale si sta stringendo sempre più attorno all’Ucraina. Così, oltre alle iniziative di solidarietà già attivate dalle organizzazioni internazionali, dalle Ong, dalle piattaforme digitali e dalle comunità ucraine in giro per il mondo, le persone si stanno attivando anche in maniera autonoma per sostenere economicamente la popolazione.
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“Ciao Maria, io e mia moglie abbiamo appena prenotato il tuo appartamento per una settimana, ma naturalmente non lo visiteremo”, si legge in uno screenshot pubblicato su Twitter da una coppia che ha affittato un appartamento a Kyiv dal 3 al 10 marzo: “Lo abbiamo fatto solo perché tu possa ricevere dei soldi”. Anche altri utenti hanno detto di aver fatto prenotazioni per lo stesso motivo, invitando altri a seguire il loro esempio.
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Prenotare gli appartamenti in affitto su Airbnb è un modo efficace per dare un diretto sostegno economico alla popolazione ucraina. Sopratutto dato che la piattaforma ha annunciato di aver “rinunciato a tutte le tasse per gli ospiti e gli host su tutte le prenotazioni in Ucraina in questo momento” si legge sul Guardian.
Intervistato dalla Cnn, l’amministratore delegato di Airbnb Brian Chesky ha anche dichiarato che la compagnia sta valutando se sospendere la sua attività in Russia. “Non abbiamo un grande business nella Federazione – ha detto -. Non è uno dei nostri principali mercati, ma stiamo assolutamente valutando la possibilità di sospendere i nostri affari nel paese”. Nel frattempo, dopo la decisione di offrire alloggi gratuiti per i rifugiati ucraini, la piattaforma ha ricevuto più di 260mila contatti di persone disposte a ospitare i profughi, sulla pagina dedicata del sito.
Fonte : Wired