Arriva al cinema dal 3 Marzo, il nuovo cinecomic dedicato al Cavaliere Oscuro. Un noir crepuscolare e coinvolgente con un villain indimenticabile interpretato da Paul Dano e una Zoë Kravitz perfetta nei panni di Catwoman
“La paura è uno strumento”. Lo sapeva ben H. P Lovecraft, che la considerava il più profondo e antico sentimento dell’animo umano. E lo sa pure The Batman, il protagonista del film del 2022 co-prodotto, co-scritto e diretto da Matt Reeves. Nelle sale cinematografiche dal 3 marzo, la pellicola è un progetto autonomo, senza alcun legame con il DC Extended Universe. Quindi, un’opera che taglia i ponti con precedenti 11 adattamenti cinematografici del fumetto creato da Bob Kane e Bill Fender nel maggio del 1939. Il film interpretato da Robert Pattinson riscrive la storia del vigilante mascherato di Gotham City con tutti i colori del nero. L’uomo pipistrello si trasfigura nell’alfiere della vendetta, tuttavia come scriveva Shakespeare: “La vendetta è più sorda di un serpente alla voce di una decisione giusta“.
The Batman, il Cinecomic si tinge di Noir
The Batman, il 3 marzo al cinema: l’intervista di Sky TG24 a Pattinson
Più che a un cinecomic, The Batman è un noir. Del genere cinematografico in voga negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, la pellicola possiede tutti gli stilemi: la voce fuori campo, la soggettiva, la femme fatale, l’utilizzo delle fotografie, il flashback, il detective, il gangster, la metropoli, la violenza, il sadismo, i corpi eccentrici. Solo che in questo film, l’alter ego di Bruce Wayne non è né Philip Marlowe né Sam Spade. E non è nemmeno l’eroe che Gotham merita o quello di cui ha bisogno. Questa volta Batman è un vendicatore tormentato e solitario. Un fragile cavaliere del crepuscolo ossessionato dalla morte dei propri genitori. Alla guida dell’iconica Batmobile, un giustiziere vulnerabile e convinto di non essere più in grado di fare la differenza in una città che divora se stessa. Perché le cicatrici possono ucciderti anche quanto le ferite sono guarite.
The Batman, Matt Reeves si pronuncia sul sequel
The Batman inizia la notte di Halloween e termina il 6 novembre. Una settimana all’inferno. Sulle note dell’Ave Maria di Schubert, assistiamo al feroce omicidio del sindaco di Gotham City. E in, un crescendo rossiniano, muoiono come pedoni su una scacchiera, altre prestigiose personalità di una città battuta da una pioggia incessante. Ma l’acqua non ripulisce le strade, come auspicava Travis Bickle in Taxi Driver, il capolavoro firmato da Martin Scorsese. Dall’Iceberg Lounge all’Arkham State Ospital, il male mangia l’anima dei protagonisti di questa tenebrosa detective story. Non basta che l’uomo pipistrello corchi di botte qualche banda di teppistelli in metropolitana. La saggezza non scorre nel sangue, quando le colpe dei padri ricadono sui figli.
Robert Pattinson, un Batman fragile e oscuro
The Batman, il nuovo trailer del film
La colonna sonora di The Batman, curata dal premio Oscar Michael Giacchino spazia da Volare cantata da Dean Martin a Something in the Way dei Nirvana. E l’uomo pipistrello interpretato da Robert Pattinson ha diverse affinità con Kurt Cobain. Un supereroe dolente e dipendente dal desiderio di vendetta. Anche quando indossa i panni del miliardario Bruce Wayne, Batman è inelegante, trascurato, con lo sguardo spento di chi ha combattuto contro i propri demoni e ha perduto. Non a caso, talvolta, quando entra in azione sfoggia una felpa con il cappuccio e un bomber nero e non la tutta superaccessoriata. Un superoe, poco fisicato con tante macchie e molte paure. Persino il rapporto con il mentore e claudicante maggiordomo Alfred (Andy Serkis) risulta complicato dai tanti nodi emotivi mai sciolti dal giustiziere. E la sfida per il Cavaliere Oscuro sarà proprio quella di trasformare in forza la propria debolezza.
L’Enigmista di Paul Dano, un villain indimenticabile
The Batman, il sito dell’Enigmista è online
Erano eoni che non si palesava in un Cinecomic, a prescindere che fosse griffato DC o Marvel, un villain tanto terrificante, quanto umano. Scordatevi l’improbabile tutina verde mostrata da Jim Carrey in Batman Forever, ma pure i completi scicchissimi indossati da Chris Michael nella serie Gotham. The Riddler, ovvero, l’Enigmista interpretato da un titanico Paul Dano, sembra il fratello del John Doe di Seven, imparentato con il John Kramer di Saw-L ’enigmista. Un assassino seriale con un look perturbante che reinterpreta in chiave contemporanea l’uomo invisibile del 1933. Si sa: essere, significa essere percepiti. Ed è questa la pulsione ossessiva del principale antagonista di The Batman. Un talentuoso psicotico che finalmente è riuscito a risolvere l’enigma della propria esistenza. Un criminale dalle assai ridotte attitudini sociale, consapevole che la giustizia sa essere, cieca o poetica, ma quasi mai giusta. Smascherare la verità, è questo il fine ultimo del “mostro” della porta accanto, esasperato da un sistema in cui la verità non esiste e la bugia impera. Al grido di Non More lies, Edward Nashton (questo è il suo vero nome) è una sorta di alter-ego distorto e dissociato di Batman. Un orfano gonfio di rabbia, conscio che ogni progetto di rinnovamento risulta essere l’ennesima menzogna. Un bilioso vendicatore che, alla fine, brama uccidere persiono i propri idoli, come si evince da uno dei tanti indovinelli proposti dal film: “Cos’è nero, e blu, ed è già morto? Lo sai? “
Da Zoe Kravitz nei panni di Catwoman a Colin Farrell “Pinguino”, il cast di The Batman
The Batman, Zoe Kravitz: la mia Catwoman potrebbe essere bisessuale
Dopo Julie Newmar, Michelle Pfeiffer, Halle Berry, Hanne Hathaway e Carmen Renee Bicondova, non era passeggiata di salute incarnarsi in Catwoman, all’anagrafe Selina Kyle, e graffiare con stile e successo il grande schermo, E Zoe Kravitz è riuscita in questa missione, in apparenza, impossibile. Al netto della bisessualità del personaggio, la gatta risulta davvero avere nove vite in The Batman. Dall’alto dei suoi stivali fetish e delle sue variopinte parrucche, una ragazza energica, volitiva, sensibile che ha un debole per i randagi e per i furti e che sa muoversi in un mondo soverchiato da una tossica mascolinità. Funziona alla perfezione, pure Oswald Cobblepot / Pinguino di Colin Farrell. Sfigurato dal trucco prostetico, la star americana si ispira al Fredo della saga del Padrino. Un mafioso pingue e sfregiato, penalizzato oltremodo, dal suo aspetto fisico e desideroso di riscatto, una brama condivisa da quasi tutti i personaggi raccontati in The Batman. Un plauso anche John Turturro che nella parte del boss Carmine Falcone, ci offre un ritratto di mammasantissima, solingo, riservato, quasi dimesso ma capace di strangolarti mentre ti sorride. Ha poco da ridere invece, il primo James Gordon nero, interpretato da Jeffrey Wright. Un tutore dell’ordine onesto e intrepido, un Serpico che ha in Batman, l’unico alleato.
Barry Keogham, The Batman e Joker
The Batman, pubblicati nuovi character poster del film
“Il Corpo è la prigione dell’anima”, diceva Platone. Sicché, in una delle scene finali e più criptiche e affascinanti di The Batman, ambientata nell’iconico manicomio cittadino, scopriamo che in questo film “sono tutti matti”, per citare la quarta di copertina della sublime e perturtbante graphic novel Arkham Asylum firmata da Grant Morrison e Dave McKean. Dietro le sbarre, l’enigmatico Enigmista comprenderà quanto sia vero che chi trova un amico, trova un tesoro. Sovente, un ghigno vale più di mille parole. In fondo, il crimine a Gotham, magari in ritardo, ma paga. Sicchè quell’ombra potrebbe davvero essere il peccaminoso principe pagliaccio. D’altronde come recitava il compianto Heath Ledger in Il Cavaliere Oscuro: “Sono il cane che insegue le macchine, non saprei che farmene se le prendessi. Io agisco e basta.”. Per l’autorevole Internet Movie Data Base, Barry Keogham nel film di Matt Reeves interpreta semplicemente “Unseen Arkham Prisoner”. Una defizione molto prosaica, ma si sa che l’Uomo Pipistrello bazzica più volentieri i poeti, soprattuto se maledetti. Quindi se “L’ io è un altro” (parola di Rimbaud) magari il
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Batman, 56 anni fa il debutto della serie tv con Adam West
Il 12 gennaio del 1966 andava in onda, sul network televisivo americano ABC, il primo episodio della serie incentrata sulle avventure del supereroe dei fumetti creato da Bob Kane e Bill Finger
Batman è una serie televisiva basata sull’omonimo personaggio dei fumetti trasmessa negli Stati Uniti d’America dal 1966 al 1968. In Italia è stata trasmessa per la prima volta a partire dal 28 novembre 1966 sulla Rete 2
Adam West nel ruolo di Batman e Burt Ward in quello del suo giovane aiutante Robin lottano contro il crimine difendendo Gotham City da un vasto assortimento di stravaganti supercattivi dai costumi sgargianti. La serie – rinunciando alle atmosfere cupe e tenebrose tipiche del personaggio dell’uomo pipistrello – è ricordata per il suo stile umoristico e Camp, il caratteristico tema musicale composto da Neal Hefti e le scazzottate a tempo di musica, nelle quali i colpi vengono enfatizzati con scritte onomatopeiche che avvicinano il telefilm a un fumetto animato
Nei primi anni sessanta, la Ed Graham Productions ottenne i diritti televisivi per una riduzione sul piccolo schermo dei fumetti di Batman e pianificò una serie dedicata al pubblico adolescente da mandare in onda il sabato mattina sul canale CBS
Fonte : Sky Tg24