Economia
Ucraina, come stanno rispondendo le aziende italiane e straniere
Dal settore energetico a quello automobilistico, aumentano le compagnie che decidono di rivedere i loro affari con Mosca alla luce delle sanzioni imposte e dell’inasprirsi del conflitto
L’economia russa non risentirà solo delle sanzioni che diversi governi hanno deciso di applicare dopo l’invasione dell’Ucraina, ma anche della scelta di diverse compagnie di disinvestire o tagliare sempre più i ponti con Mosca come diretta conseguenza delle decisioni prese dai governi o per problemi legati alla sicurezza
Nell’elenco di realtà che hanno preso provvedimenti dopo lo scoppio del conflitto ci sono anche Maersk e MSC, le due più grandi aziende di spedizione tramite container. La prima, che è danese, ha annunciato che non accetterà più ordini da e per la Russia. La seconda ha preso una decisione simile, specificando che continuerà tuttavia ad accettare ordini per merci essenziali come cibo e medicine
Shell ha comunicato che intende uscire dalle joint venture con Gazprom e che ha intenzione di mettere fine al suo coinvolgimento nel progetto di gasdotto Nord Stream 2. “Siamo scioccati dalla perdita di vite umane in Ucraina, che deploriamo come il risultato di una aggressione militare senza senso che minaccia la sicurezza europea”, ha detto il Ceo del gigante petrolifero, Ben van Beurden
Fonte : Sky Tg24