Le precipitazioni hanno interessato soprattutto il Centro-Sud, non riuscendo pertanto a raggiungere e a superare la barriera dell’arco alpino. Il risultato di questa assenza di precipitazioni, piovose e nevose sulle Alpi, si traduce in una grave carenza idrica dei fiumi e dei laghi
E’ allarme siccità, soprattutto nelle regioni di Nord Ovest che, a causa della barriera dell’arco alpino, non sono state interessate dalle piogge, che, invece, sono riuscite a raggiungere i territori del Centro-Sud della nostra Penisola. Al Nord-Est la situazione risulta meno preoccupante, anche se la maggior parte delle stazioni meteo, escludendo quelle dell’Emilia-Romagna, ha ricevuto meno pioggia del normale: a Treviso è caduto il -68,5% della pioggia, a Udine il -15,3%, a Venezia il -57,3%, a Verona il -57%.
Rischio per Piemonte e Lombardia
A Milano Linate sono caduti appena 47 mm tra dicembre 2021 e gennaio 2022, a Milano Malpensa addirittura solo 17 mm. Si tratta di quantitativi molto inferiori alla norma: per Linate parliamo di un -47% di pioggia rispetto alle medie del periodo dicembre-gennaio; per Malpensa si tratta di un -86%. A Bergamo sono caduti 32 mm di pioggia negli ultimi 2 mesi: complessivamente è mancato all’appello il 67,6% della pioggia. A Brescia sono caduti 39,8 mm tra dicembre e gennaio, -65% rispetto alla norma.
La situazione in Liguria
Tra le grandi città del Nord-Ovest, spicca Genova in cui sono caduti in tutto 89 mm di pioggia. Nonostante la differenza in termini di pioggia totale ricevuta anche per Genova l’anomalia è negativa: quest’anno è mancato all’appello il 25,4% di pioggia a dicembre e il 62% a gennaio.
Grave carenza idrica per fiumi e laghi
Il risultato di questa assenza di precipitazioni, piovose e nevose sulle Alpi, si traduce in una grave carenza idrica dei fiumi e dei laghi. Sulle Alpi manca la neve: l’innevamento quest’anno è infatti molto scarso, soprattutto nella parte lombarda e piemontese, dove è pari a -57.6% (dato Anbi). Il Po è in secca come in estate: analizzando i dati raccolti dalle centraline dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po, è possibile osservare un constante calo del livello del fiume a partire da fine novembre, con un paio di eccezioni (tra il 25-26 dicembre e tra il 6-7 gennaio). I livelli dei grandi laghi, ad eccezione del lago di Garda, sono calati drasticamente: il Lago Maggiore ha uno riempimento del 23%, il Lago di Como del 18,2%, il Lago d’Iseo del 15,7%. In queste condizioni, la vegetazione è sempre più a rischio incendi, inasprito negli ultimi giorni dall’arrivo di forti venti da nord.
Fonte : Sky Tg24