MotoGP: Acosta, Bastianini, Bulega, Toprak. Che succede sul mercato piloti?

La maggior parte dei contratti scadrà l’anno prossimo, ma ci sono almeno quattro fronti caldi: da Acosta a Bulega e da Bastianini a Razgatlioglu, ecco cosa si muove sul mercato piloti e cosa potrebbe accadere. Senza dimenticare Raúl Fernández, il pilota MotoGP più traballante per il futuro

MOTOGP IN FRANCIA: IL PROGRAMMA

I primi movimenti del mercato MotoGP arrivano sempre intorno a questo periodo dell’anno, la primavera piena, tra i castelli della Loira, dove si corrono gare di 24 ore e si preparano trattative anche di 365 giorni. Nel 2025 sembrava che ci fosse più calma, perché la maggior parte dei contratti scadrà l’anno prossimo, e perché cambiare nel 2026 è un rischio per piloti e team, contando che dal 2027 ci sarà un nuovo regolamento che suggerisce di programmare scommesse per un futuro un po’ più lontano. Ma invece le situazioni cambiano e allora ecco che si muovono almeno quattro fronti importanti, immediatamente.

Pedro Acosta piace a tutti: chi è sulle sue tracce

Il primo è ovviamente quello di Pedro Acosta. Piace a tutti, e come dar torto a chi lo vorrebbe, visto il suo talento. Non fa nulla per nascondere pubblicamente e privatamente la sua insofferenza alla situazione di Ktm, che non gli garantisce prospettive di sviluppo della moto tali da poter pensare di giocarsela con le Ducati. E riceve sguardi con gli occhi a forma di cuore da Honda HRC e proprio da Ducati. Acosta ha avuto almeno due contatti diretti con il team VR46: il primo a gennaio, quando ha corso la 100km al ranch con Valentino Rossi. Il secondo più avanti con il coinvolgimento del suo manager. Ma sono stati incontri esplorativi, senza che i discorsi venissero approfonditi. Ora il desiderio di Ducati di Acosta è forte, e l’attenzione di Ducati verso il suo talento altrettanto. Ma come detto, il 2025 non è l’anno più indicato per sedersi a trattare: Acosta è blindato con Ktm fino a fine 2026, Ducati ha cinque piloti su sei col futuro già definito, e l’unico senza contratto sicuro per l’anno prossimo è Franco Morbidelli, che però è quarto nel Mondiale, è tornato sul podio, ed è amatissimo dalla VR46 di cui fa parte da sempre, essendo stato il primo pilota della storia dell’Academy. Insomma, non ha la certezza delle carte legali, ma ha quella del legame affettivo ed emotivo e finora anche del merito sportivo conquistato in pista. E Alessio Salucci ha confermato a Sky Sport l’importanza di questo legame con Franco che per lui non si tocca, anche se ha aggiunto che “tutto può essere”. Perciò se Acosta-Ducati si farà già dal 2026, è inevitabile che questa situazione porti con sé ulteriori notizie sorprendenti di cui per ora non si vede l’orizzonte.

Nicolò Bulega, missione MotoGP 2027: cosa deve succedere

D’altro canto Ducati lavora anche per il 2027. La superiorità attuale è l’aspirazione anche per il prossimo ciclo tecnico, con aerodinamica semplificata, abbassatori al bando, motori 850cc e soprattutto gomme Pirelli. Ecco perché a Cremona, nel weekend della Superbike, c’è stato un importantissimo incontro tra Ducati, impersonata da Gigi Dall’Igna e Mauro Grassilli che sono pure saliti sul podio a raccogliere i trofei di gara-1 e gara-2, i vertici di Aruba e l’entourage del vincitore di tutte le gare del fine settimana, Nicolò Bulega. Le richieste di Bulega e la proposta di Ducati coincidono: un altro anno in Superbike con la nuova Panigale V4, un parallelo programma completo di test in MotoGP con lo sviluppo della moto 2027 con le Pirelli che Bulega conosce grazie alla sua esperienza in Superbike e la prospettiva, a certe condizioni, di entrare in MotoGP come pilota titolare con una Ducati ufficiale nel 2027. Ci sono però due dettagli importanti da sistemare: il primo, definire il perimetro esatto delle “certe condizioni”, perché Bulega chiede che sia chiarissimo cosa dovrà fare per essere sicuro della MotoGP, nonostante le garanzie di Dall’Igna; il secondo un fattore economico sul quale il pilota non farebbe problemi, ma che comunque è da discutere a fronte del fatto che Bmw sta pensando a un’offerta fuori mercato pur di mettere sulla sua moto in Superbike Nicolò.

Gli scenari per Toprak Razgatlioglu

E qui si apre lo scenario che riguarda Toprak Razgatlioglu. Bmw ha interiorizzato l’idea di perderlo, e per questo si sta muovendo su altri piloti. Ma Toprak, a cui HRC ha proposto una situazione simile a quella su cui Bulega sta lavorando con Ducati, quel famoso 1+1 Superbike-MotoGP, pare aver accantonato l’idea di considerare la proposta della Honda, visto che in ballo c’è anche un fortissimo e concreto interesse di Pramac Yamaha. Yamaha vorrebbe, in futuro, avere un pilota di riferimento e un rookie per ognuno dei suoi team. Toprak sarebbe il rookie, e che rookie, col suo bagaglio di risultati, di conoscenze sulle Pirelli e di capacità naturali di spremere il massimo da qualsiasi mezzo gli si metta sotto il sedere. 

Enea Bastianini, la scelta ideale per Pramac e Yamaha

Il pilota di riferimento, invece, è stato individuato da Pramac e Yamaha in Enea Bastianini. Bastianini è considerato la scelta ideale, ma come per Acosta ci sono vari ostacoli: innanzitutto, che anche Enea come Pedro ha un contratto già firmato per il 2026 con Ktm. E poi che per quanto Pramac sia stuzzicata dall’idea di formare questa coppia, comunque la squadra vuole dare ancora qualche gara di tempo a Miller e soprattutto a Oliveira che in pratica non ha mai corso quest’anno a causa di un infortunio non dipendente da un suo errore per valutare il loro rendimento, ed eventualmente confermare almeno uno dei due se non entrambi. Ecco perché a fronte di trattative già avviate, Pramac è prudente: inoltre, con l’esistenza del team di Moto2 per cui corrono Arbolino e Guevara, non è da escludere che eventuali exploit di questi piloti possano cambiare le attuali idee del team Campione del mondo con Jorge Martín nel 2024

Raúl Fernández, ad oggi il pilota MotoGP più traballante per il futuro

Anche lui ha un contratto, ma non con Aprilia, bensì col suo team, Trackhouse. Se la squadra e la casa dovessero concordare il nome di un sostituto, Fernández potrebbe essere rimpiazzato. Il profilo ideale, nel caso in cui Fernández non riuscisse a risollevarsi nelle prossime gare, potrebbe essere rappresentato da un pilota giovane e di talento, quindi verosimilmente proveniente dalla Moto2, magari con affinità geografiche con gli interessi di Trackhouse, che si sviluppano nel continente americano. Ecco perché Diogo Moreira, brasiliano di Italtrans, risponde all’identikit che sarà definito se Fernández non farà dei passi avanti.

Fonte : Sky Sport