Blackout in Spagna e Portogallo: da internet ai trasporti, i servizi che si fermano senza corrente

Secondo le prime informazioni, la causa del blackout che ha colpito ampie aree di Spagna e Portogallo sarebbe riconducibile a un grave guasto nelle infrastrutture di trasmissione. Le cause precise sono ancora sotto indagine, ma le prime valutazioni escludono un attacco informatico come origine principale dell’evento, come ha dichiarato anche l’Agenzia dell’Unione Europea per la Cybersicurezza (ENISA) : “Per il momento l’indagine sembra indicare un problema tecnico o di cavi,” ha affermato un portavoce dell’agenzia. “Tuttavia, ENISA sta monitorando da vicino la situazione ed è in contatto con le autorità nazionali e dell’UE competenti”.

Disagi significativi si sono registrati in città come Madrid, Barcellona e Lisbona, con metropolitane ferme, semafori spenti e comunicazioni mobili rallentate. Quando si verifica un blackout, l’impatto sulla vita quotidiana è immediato e profondo, soprattutto in società completamente dipendenti dall’energia elettrica come la nostra. Ecco in breve come la mancanza di energia influisce sui servizi primari.

Cosa succede

Il primo effetto visibile riguarda le telecomunicazioni: sebbene le reti mobili siano dotate di batterie di emergenza, la loro autonomia è limitata. In caso di interruzione prolungata, la connessione Internet si interrompe quasi subito, perché modem e router smettono di funzionare, e anche le chiamate telefoniche diventano difficoltose. La rete mobile ha registrato un tasso di indisponibilità del 78% nelle prime tre ore, con operatori come Vodafone España che hanno attivato generatori di backup solo per il 35% delle stazioni base. Sovraccarichi anche i numeri di emergenza.

Anche i trasporti subiscono conseguenze immediate. Con i semafori spenti, il traffico nelle città diventa caotico e pericoloso. Le metropolitane si fermano, i treni possono subire ritardi o cancellazioni, e gli aeroporti, sebbene spesso dotati di generatori, vedono comunque rallentamenti e disagi. Nella capitale spagnola, 27 treni della metropolitana sono stati bloccati in galleria, richiedendo l’evacuazione di 800 passeggeri. L’aeroporto Adolfo Suárez-Barajas ha cancellato 184 voli, con perdite stimate in 12 milioni di euro. In Portogallo, il Ponte 25 de Abril sul Tago è stato chiuso al traffico, causando ingorghi di 22 km a Lisbona. 112 persone sono rimaste intrappolate negli ascensori a Madrid, mentre sono moltissime le scale mobili bloccate, grandi disagi nei luoghi pubblici.

Nonostante ospedali e strutture sanitarie siano provvisti di sistemi di backup, un blackout esteso e duraturo mette sotto pressione la capacità delle sale operatorie, delle terapie intensive e di tutti quei reparti che dipendono da apparecchiature salvavita. In Spagna gli ospedali hanno mantenuto operatività al 60% grazie a gruppi elettrogeni, ma 14 interventi chirurgici elettivi sono stati rinviati a Porto. Anche farmacie e ambulatori, in assenza di corrente, sono costretti a limitare o sospendere le attività.

Un altro settore vulnerabile è quello della fornitura idrica. In molte aree urbane, la distribuzione dell’acqua dipende da pompe elettriche. Senza energia, l’approvvigionamento può interrompersi, rendendo difficile non solo bere ma anche garantire l’igiene di base. Anche le fognature, in assenza di sistemi di pompaggio funzionanti, possono andare in sofferenza.

Il commercio al dettaglio, infine, si ferma quasi immediatamente. Senza elettricità, i supermercati non possono mantenere la catena del freddo e, dopo poche ore, molti alimenti deperibili rischiano di essere persi. I sistemi di pagamento elettronico vanno fuori servizio, rendendo impossibile l’uso di carte di credito o bancomat.

Il blackout incide anche sulla sicurezza pubblica. Le strade buie diventano più pericolose, sia per il traffico sia per i reati. I sistemi di allarme domestico, pur essendo spesso dotati di batterie di riserva, non sono progettati per reggere più di qualche ora senza ricarica.

I consigli

Più è lungo il blackout, più profonde sono le ripercussioni sulla vita sociale ed economica. Comprendere questi effetti aiuta a sottolineare l’importanza di piani di emergenza efficaci, sia a livello collettivo che individuale. E per questo ecco cinque consigli essenziali per affrontare al meglio un blackout:

  1. Mantenere la calma e valutare la situazione. Prima di tutto è importante mantenere la calma. Un blackout può essere localizzato o esteso: verificare se è limitato alla propria abitazione, al quartiere o a tutta la città è fondamentale per decidere come agire. Consultare le autorità locali o le compagnie elettriche, se possibile, attraverso fonti ufficiali.
  2. Limitare gli spostamenti. Durante un blackout, è consigliabile evitare di utilizzare ascensori, che potrebbero bloccarsi improvvisamente tra i piani. Anche gli spostamenti in auto richiedono particolare cautela, vista la possibile assenza di illuminazione stradale e di semafori funzionanti. Se possibile, è meglio rimandare gli spostamenti o muoversi solo se strettamente necessario.
  3. Conservare il cibo e l’acqua. Aprire il frigorifero e il congelatore il meno possibile: ogni apertura fa aumentare la temperatura interna, accelerando il deterioramento degli alimenti. Idealmente, un congelatore pieno può mantenere il freddo per circa 48 ore.
  4. Predisporre una fonte di illuminazione alternativa. Non sempre il blackout avviene di giorno. Torce a LED, lanterne a batterie o lampade solari sono preferibili alle candele, più rischiose in caso di incidenti domestici. Tenere sempre a disposizione batterie di ricambio.
  5. Limitare l’uso del telefono e dei dispositivi elettronici. Durante un blackout, la rete mobile potrebbe essere sovraccarica. Usare il telefono solo per emergenze permette di conservare la batteria e lasciare libero il traffico dati per chi ha necessità urgenti. E infine, in caso di blackout generale difficilmente funzioneranno siti internet, reti telefoniche, social network e quindi è opportuno attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle autorità.

Fonte : Repubblica