Nel film Il Signore degli Anelli: il ritorno del re, Arwen deve prendere una decisione molto importante, partire con gli elfi verso le Terre Imperiture, o rimanere A Gran Burrone, mettendo così a rischio la sua vita. Ma cosa sta uccidendo Arwen nella Terra di Mezzo e perché infine la figlia di Elrond sceglie di restare?
Intanto proviamo a fare un passo indietro e diamo anche uno sguardo alla serie Gli Anelli del Potere dove abbiamo visto al meglio le differenze tra l’Elrond dello show e i libri. Il padre di Arwen è un mezz’elfo e in quanto tale, ha avuto la possibilità di scegliere come vivere la propria vita: da umano e quindi da mortale, o da elfo. Sua figlia ha, per ovvie ragioni, la stessa possibilità, e sappiamo che la dama di Gran Burrone sceglie di rinunciare alla sua immortalità per amore di Aragorn. Ma nel film, una volta fatta questa scelta, Arwen inizia a stare male e sembra avvicinarsi sempre di più alla morte.
Gli elfi sono per loro stessa natura profondamente legati alla terra in cui si trovano e ne percepiscono la vita e la “contaminazione” con il male, rappresentato in questo caso dalla minaccia del ritorno di Sauron. Il Signore Oscuro nel suo disegno di conquista della Terra di Mezzo, riversa su di essa l’essenza della sua crudeltà, come più volte ci viene mostrato anche nei film de Lo Hobbit e nella serie di Prime Video.
Nel film, diversamente da come accade nel libro, Arwen nella sua veste mortale sembra essere ancora più sensibile al male e alla violenza della guerra contro Sauron e questo sembra sia dovuto alla sua “giovane” età. Rispetto ad Elrond o Galadriel, Arwen con i suoi 2.778 anni, è davvero giovanissima per gli standard elfici e quindi meno allenata a resistere al peso della malvagità.
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Fonte : Everyeye