Alzi la mano chi è riuscito a non commuoversi davanti a Il Miracolo di Sharon, il film che vede Hilary Swank nei panni di una donna che, per riscattarsi dopo una vita difficile, cerca di aiutare una famiglia indigente che ha urgente bisogno di soldi. Ma cosa c’è di vero nella storia raccontata dal film con Alan Ritchson?
Mai come in questo caso, in effetti, le vicende raccontate poggiano su fatti reali: la vera storia da cui è tratto Il Miracolo di Sharon ebbe luogo nel 1994 a Louisville, nel Kentucky, dove viveva la vera Sharon Stevens, una parrucchiera con alle spalle la fine di un matrimonio e dei trascorsi da alcolista. L’incontro con l’operaio Ed Schmitt e con la famiglia di quest’ultimo, però, rappresentò per la donna una svolta imprevista quanto felice.
Tramite il Louisville Courier Journal, infatti, Stevens venne a sapere della difficile situazione della figlia di appena 5 anni di Ed, affetta da atresia biliare e con un disperato bisogno di un trapianto di fegato che, però, gli Schmitt non potevano permettersi. Proprio la nostra Sharon, dunque, decise di lanciare una raccolta fondi per aiutare gli Schmitt, riuscendo persino a trovare il denaro per un aereo privato per permettere alla piccola di recarsi a Omaha, in Nebraska, dove si trovava l’ospedale pediatrico che le avrebbe permesso di ricevere il trapianto: quando una tempesta di neve sembrò rendere impossibile raggiungere l’aeroporto, Sharon riuscì dunque a smuovere l’intera cittadina per far sì che venisse messo a disposizione un elicottero! Un finale, insomma, ne più ne meno commovente di quello del film con Hilary Swank (che, a proposito, ha recentemente parlato della cultura patriarcale che dominava Hollywood agli inizi della sua carriera).
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Fonte : Everyeye
