Il tour reunion degli Oasis è uno degli eventi musicali più attesi del 2025. Da questo momento è destinato ad assumere una valenza ancora più speciale: nelle scorse ore è stato infatti annunciato che le date della tournée, che toccherà in 40 date la Gran Bretagna, l’Irlanda, gli Stati Uniti, il Messico, il Sudamerica, l’Australia e l’Asia a partire dal prossimo luglio, sarà immortalata da un docufilm che sarà creato e prodotto da Steven Knight, con la regia di Dylan Southern e Will Lovelace. Knight è noto per essere stato il creatore di una serie cult come Peaky Blinders, ma è anche lo sceneggiatore e produttore dietro a svariati progetti come Taboo, See e il recente film di Pablo Larraín Maria.
Al momento non ci sono molto dettagli su come sarà il film che risulterà dalle riprese, ma il coinvolgimento di Southern e Lovelace potrebbe dare qualche indicazione: i due hanno realizzato anche Shut Up and Play the Hits, un film documentario che ha seguito l’ultimo concerto del tour dei LCD Soundsystem nel 2012 e, in modo ibrido, anche il dietro le quinte fino agli eventi del giorno successivo. Il doc comprendeva la comparsa di diversi ospiti, coinvolti nello stesso show live, ed è stato accompagnato, due anni dopo, da un album live che ne riproponeva la registrazione quasi integrale. È probabile dunque che anche il lavoro sugli Oasis proporrà la stessa formula, con un’alternanza dei momenti salienti dei loro concerti e degli istanti nel backstage, che promettono di essere altrettanto succosi e allettanti.
Non è un mistero che la reunion degli Oasis suscita grandissima curiosità soprattutto per via del rapporto, da sempre burrascoso, tra i due leader della band, i fratelli Noel e Liam Gallagher. Il loro primo album, Definitely Maybe, è uscito nel 1994 ma i due, dopo anni di battibecchi e tira e molla molto pubblici, hanno smesso di lavorare insieme e addirittura di parlarsi nel 2014. In occasione del trentesimo anniversario della loro opera prima, a sorpresa i Gallagher hanno annunciato una nuova serie di concerti, che ha subito scatenato una corsa sfrenata ai biglietti, tra problemi tecnici e polemiche sul pricing dinamico degli stessi biglietti (arrivando talvolta anche in parlamento, come successo nel Regno Unito). Tutti ora attendono che i live inizino, nella speranza che i fratelli serpenti non litighino prima (o durante). In ogni caso a testimoniare tutta la loro reunion ora ci penseranno anche le telecamere.
Fonte : Wired