Le immagini girate da una telecamera di videosorveglianza sono di fatto gli ultimi fotogrammi che immortalano la tragedia del veliero Bayesian, inabissatosi nelle prime ore della mattina di lunedì 19 agosto a largo di Palermo.
Nelle immagini, filmate da una casa di fronte al luogo del naufragio, dapprima il veliero si vede dapprima nitidamente. Poi viene dall’arrivo delle forti raffiche di vento e pioggia per poi scomparire completamente dall’orizzonte. Intanto i pm hanno acquisito diversi filmati girati da abitazioni e hotel della zona per provare a ricostruire l’accaduto.
Perché si parla di una “Piccola Concordia”
Dopo la prima immersione dei sommozzatori, effettuata nella giornata di ieri, lunedì 19 agosto, nel corso della quale è stato recuperato il cadavere del cuoco di bordo, che era all’esterno della nave, è il responsabile della comunicazione in emergenza del comando generale dei vigili del fuoco, Luca Cari, a spiegare le prossime fasi delle ricerche e le difficoltà che i pompieri stanno incontrando, a partire dai tempi di immersione, che sono molto stretti. L’imbarcazione si trova a 49 metri di profondità.
Le squadre “sono composte da 2 speleo sub – ha spiega Cari – che devono affrontare difficoltà notevoli. A quella profondità infatti, possono rimanere sott’acqua per 12 minuti massimo, di cui due servono per scendere e salire. Dunque il tempo reale per poter effettuare le ricerche è di 10 minuti a immersione”. Ma questo è solo uno dei problemi. “È una Concordia in piccolo – dice ancora Cari – all’interno del veliero gli spazi sono ridottissimi e se si incontra un ostacolo è molto complicato avanzare, così come è molto difficile trovare dei percorsi alternativi”.
Intorno alle 16.30 di oggi intanto, martedì 20 agosto, i sommozzatori dei vigili del fuoco avrebbero aperto un varco nel relitto. L’obiettivo è ora di localizzare e recuperare i sei dispersi rimasti, potenzialmente, intrappolati all’interno dell’imbarcazione.
Fonte : Today