“Come è potuto succedere?”. È la prima cosa che ci si chiede, di fronte a una trasfusione di sangue sbagliata. Spesso non c’è risposta, o la si deve cercare con tempi lunghi, mentre è urgente capire cosa accade nel nostro corpo e cosa fare per evitare o mitigare i danni. Anche senza essere medici o esperti, ci sono alcune informazioni essenziali e utili da acquisire, per muoversi in modo corretto di fronte all’emergenza. Ma si deve partire dall’abc o, in questo caso, dall’A, B, 0.
Il sangue si fa in quattro
Combinando questi simboli si può dividere la popolazione mondiale in 4 gruppi sanguigni (A, B, AB e 0) in base in base alle proteine presenti sulla superficie dei globuli rossi. Dei due geni in gioco, il più diffuso è il gene H che produce un enzima che genera la sostanza H. Il secondo è quello che genera distinzioni tra gli esseri umani, quelle in base a cui si può parlare di “trasfusione sbagliata”. Per coglierle, si guarda l’allele associato, la forma alternativa di un certo gene che si trova nella stessa posizione su ciascun cromosoma omologo.
Le persone con allele A generano la sostanza A, attraverso la produzione di un enzima che collega una molecola di N-acetilgalattosamina alla sostanza H. Specularmente quelle con l’allele B generano la sostanza B, sfruttando l’enzima che unisce alla H una molecola di zucchero. Di galattosio, per la precisione. Chi appartiene al gruppo A ha globuli bianchi anti-B e viceversa.
Fin qui, tutto facile. Anche i gruppi 0 e AB si basano su un meccanismo intuibile. Il primo è composto da chi non possiede né l’allele A né quello B. La sostanza H rimane quindi immodificata e si hanno globuli bianchi sia anti-A sia che anti-B. Appartiene invece al gruppo AB chi possiede sia un allele A che un allele B. Non avendo nessun “anti” contro i due antigeni A e B, diventa un “accettore universale”.
Un accenno va fatto al sistema Rhesus (Rh), più complesso e che diventa importante soprattutto nelle gravidanze. Nuovi criteri, nuove lettere: Dce. Indicano tre antigeni presenti sulla superficie dei globuli rossi e ci dividono in due categorie: Rh+, se ci sono tutti e tre, ed Rh-, se manca l’antigene D.
Le reazioni del sistema immunitario
Presa dimestichezza con i simboli e i gruppi sanguigni, si può meglio cogliere cosa si scatena nel nostro sistema immunitario quando una trasfusione di sangue sbagliata vi immette globuli rossi “avversi”. Si parla di sangue non compatibile e le reazioni di difesa possono essere di diverso tipo e intensità. Molto dipende dalla quantità di sangue immessa e dalla tempestività con cui ci si accorge dell’errore e si interviene.
Fonte : Wired