Le migliori console da dj per entrare nel mondo di party e remix

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A prescindere che si scelga di optare per la dicitura con doppia “l” o con una sola, le console da dj si propongono sempre e comunque come uno strumento pratico e divertente per trasformare i propri brani musicali preferiti in qualcosa di diverso e, perché no, di personale. Pronte a essere collegate a un computer per dare vita a un piccolo studio di registrazione con cui sbizzarrirsi liberamente, o a diventare il cuore pulsante da cui si sprigionano le onde sonore che fungono da accompagnamento a una festa scatenata, con il loro set di tasti, pulsanti e levette le console da dj potrebbero apparire come apparecchi dal funzionamento particolarmente complicato e scomodo. In realtà non è così, soprattutto se, come abbiamo fatto noi, si selezionano alcuni modelli adatti a chi vuole entrare in punta di piedi in un mondo fatto di scratch, remix e loop.

Console da dj: cosa cercare

Prima di esaminare in maniera rapida e sintetica quali sono gli elementi principali da tenere in considerazione per chi vuole trasformarsi in un dj, è necessaria una rapida precisazione. In questo articolo, per quanto nominalmente le protagoniste sono le console, verrà dato ampissimo spazio soprattutto ai controller. Si tratta di due tipologie di apparecchi che svolgono funzioni analoghe, e che a un primo sguardo potrebbero sembrare identici tra loro, ma che in realtà presentano una sostanziale differenza. Le console sono autonome, e possono funzionare senza il supporto di periferiche esterne. I controller invece necessitano di un computer (o in alcuni casi di uno smartphone/tablet) e di programmi specifici per poter “fare musica”.

Dimensioni

Non sarà un parametro assolutamente fondamentale, ma soprattutto per chi presuppone un utilizzo in mobilità per accompagnare feste e divertirsi in compagnia, optare per una console di dimensioni contenute può essere un aspetto da tenere in considerazione. In linea generale, le proposte disponibili sul mercato da noi selezionate rientrano tutte in una categoria che potremmo definire moderatamente compatta, con un paio di modelli che si distinguono per un design in grado di adattarsi tranquillamente anche a uno zaino o a una borsa a tracolla.

Costruzione e funzioni

La quantità di opzioni disponibili in una console da dj, e la possibilità di gestirle nella maniera più semplice e pratica possibile, è un fattore di notevole rilevanza soprattutto per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo. Di base, a livello di design le case produttrici hanno deciso tutte di adottare soluzioni stilistiche simili, con due postazioni separate che propongono jog wheel che consentono di gestire, per esempio, lo scratching, levette per la regolazione della velocità di riproduzione e pulsantiere con comandi progettati per creare loop, impostare i bpm o per attivare effetti sonori e frasi musicali precedentemente impostate. A questo si aggiunge una “zona neutra” al centro, un vero e proprio mixer che controlla l’equalizzazione audio complessiva.

Fonte : Wired