Imane Khelif è medaglia d’oro dei pesi welter femminili alle Olimpiadi di Parigi 2024. Oggi, venerdì 9 agosto, la pugile algerina ha battuto la cinese Liu Yang che si è dovuta accontentare della medaglia d’argento.
A trionfare nella boxe nella finale dei 66 kg è stata quindi l’atleta che era finita al centro delle polemiche dopo il primo match con l’italiana Angela Carini. L’azzurra aveva abbandonato il combattimento dopo 46 secondi del primo round e aveva spiegato di aver preso quella decisione dopo aver preso due colpi particolarmente violenti.
Angela Carini abbandona in lacrime la gara contro Khelif, pugile intersessuale
Imane Khelif, atleta intersex e iperandrogina, ha un’eccessiva produzione di ormoni maschili, in particolare di testosterone. Il Cio, dopo l’acceso dibattito politico che si è scatenato in Italia, ha difeso la partecipazione dell’algerina dicendo che i suoi valori rispettano le soglie stabilite per competere in campo femminile. La Federazione internazionale di boxe (IBA), che ha sede in Russia e non è riconosciuta dal Cio, aveva comunicato l’intenzione di dare un premio di 50mila dollari (45mila euro) ad Angela Carini come se fosse una campionessa olimpica”. La nostra atleta, però, non accetterà il premio e non lo farà nemmeno la federazione pugilistica italiana. Il presidente del Coni Giovanni Malagò, ha svelato che prima della gara Carini avrebbe ricevuto “pressioni” dall’Iba.
Imane Khelif e le altre: quale è il vero punto del dibattito sulle atlete intersex
Khelif ha poi vinto il torneo olimpico vincendo ai punti nettamente tutte le riprese contro l’ungherese Anna Luca Hamori, la thailandese Janjaem Suwannapheng, e la cinese Liu Yang per la gioia dei tifosi algerini, mentre la sua vittoria continua a suscitare reazioni nel mondo politico e sul web.
Fonte : Today