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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, alla sua prima conferenza stampa da marzo, ha parlato dell’operazione di oggi a Khan Younis per eliminare Mohammed Deif, considerato l’ideatore dell’attacco del 7 ottobre.
“Israele ha attaccato oggi a Gaza nel tentativo di eliminare Mohammed Deif, ma non c’è certezza assoluta assoluta che ci siano riusciti”. È tornato a parlare questa sera, per la prima volta in conferenza stampa da marzo e dopo una giornata di distruzione e morte a Gaza, il premier israeliano Benyamin Netanyahu, che ha commentato l’ultima operazione portava avanti per eliminare il “fantasma” Deif, capo militare di Hamas nella Striscia e “architetto” del 7 ottobre.
Ha detto che non c’è certezza della morte di Deif e neanche del comandante della Brigata Khan Yunis Rafaa Salameh. “Ma in una maniera o l’altra – è la promessa del premier di Israele – elimineremo tutta la leadership di Hamas”.
“L’attacco – così ancora Netanyahu – è stato organizzato grazie a un lavoro di intelligence eccellente. Prima di autorizzarlo ho voluto sapere che non c’erano ostaggi nella zona, quali i danni collaterali e le armi usate”.
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Poi ha aggiunto che “questo attacco è un messaggio di deterrenza nei confronti dei fiancheggiatori dell’Iran nella regione”. “Da ottobre Israele è sottoposto a una minaccia esistenziale: l’Iran cerca di strangolarci con un cappio di razzi da fronti diversi. Non dobbiamo rinunciare alla vittoria e la guerra finirà solo quando avremo raggiunto la vittoria”.
Se dell’eliminazione di Mohammed Deif non c’è certezza, quel che appare invece certo è che il raid dell’Idf, secondo le cifre fornite da Hamas, ha fatto 90 morti e oltre 300 feriti, soprattutto donne e bambini, in un complesso nella zona umanitaria piena di sfollati di al-Mawasi non lontano da Khan Yunis, nel sud della Striscia.
Sempre oggi Hamas ha fatto sapere che in un attacco a una sala di preghiere in un campo profughi sulla spiaggia di Gaza, a ovest di Gaza City, ci sono stati altri 17 morti.
Nel suo discorso serale Netanyahu ha fatto riferimento anche alle trattative e ha denunciato che Hamas “ha cercato di apportare 29 correzioni al tracciato di Biden”. “Proprio la pressione militare – secondo il premier – consente di compiere progressi nelle trattative”.
Fonte : Fanpage