Una delle caratteristiche che hanno reso i Queen una delle band più grandi e di maggior successo nel mondo è la loro capacità di cambiare genere e suono nel corso dei decenni, passando con eleganza e naturalezza dall’art rock all’hard rock al pop elettronico, mantenendo sempre un altissimo livello tecnico e una immediatezza capace di catturare il pubblico.
Il motivo è il fatto che ognuno dei quattro membri della band era un ottimo autore di canzoni. Brian May ha scritto travolgenti brani rock da stadio come Tie Your Mother Down e We Will Rock You, Roger Taylor ha firmato hit come Radio Ga Ga e A Kind of Magic, John Deacon ha composto Another One Bites the Dust e I Want to Break Free e Freddie Mercury ha creato un genere musicale che non esisteva mettendo insieme rock e opera in Bohemian Rhapsody e poi ha firmato inni come We Are The Champions.
In una intervista del 2003, raccontando il talento di Freddie Mercury ma anche il profondo legame umano con lui, Brian May ha scelto il pezzo che secondo lui lo rappresenta meglio. “La mia canzone preferita di Freddie è It’s a Hard Life” ha detto “Viene direttamente dal suo cuore e dice tutto di lui”. Brian May ha ricordato il lavoro di scrittura e registrazione di The Works, prima ai Record Plant Studio di Los Angeles e poi ai Musicland di Monaco. “Freddie si è aperto molto con me, siamo rimasti ore e ore a pensare e scrivere ogni parola e cercare di tirare fuori il massimo da ogni strofa. Voleva parlare delle sue relazioni sentimentali e di come sia difficile vivere una storia d’amore”.
Freddie Mercury arriva in studio con la struttura musicale già in mente, scrive le parti di piano, suggerisce a Brian May la chiave del suo assolo di chitarra e porta avanti il suo omaggio alla storia dell’opera e della musica lirica inserendo nell’intro una citazione dell’aria Vest La Giubba tratta dall’opera Pagliacci di Ruggiero Leoncavallo. “È la cosa più bella che abbia mai scritto” ha detto Brian May.
Fonte : Virgin Radio