In una società equa e inclusiva ognuno dovrebbe godere delle stesse opportunità, e avere pari accesso all’istruzione, alle cure mediche, ad un lavoro dignitoso e a una vita libera serena. indipendentemente dalla propria condizione.
Purtroppo, però, nonostante i progressi compiuti fino ad ora, oggi non è ancora così.
Esistono, infatti, numerosi casi in cui, ad alcuni gruppi, non vengono garantiti tutti i diritti spettanti.
Tra questi vi sono le persone sordocieche e con pluriminorazioni sensoriali.
Questi individui, insieme alle relative famiglie, devono infatti affrontare molteplici difficoltà.
In primo luogo, devono gestire ostacoli di natura comunicativa, fattore che rende più complesso il loro coinvolgimento nelle attività comunitarie.
Inoltre, queste persone si scontrano, spesso, con barriere architettoniche e ambientali, che complicano anche le azioni più semplici.
Un altro problema significativo è rappresentato dalla scarsa consapevolezza e comprensione generale riguardo alla loro condizione: ciò può portare a pregiudizi, stigmatizzazione e ulteriore emarginazione.
Ѐ, invece, fondamentale che le persone sordocieche e con pluriminorazioni sensoriali vengano accolte all’interno della comunità, affinché ne diventino parte attiva e non si isolino.
Ed è proprio per raggiungere questo traguardo e garantire loro una vita piena e serena che la Lega del Filo d’Oro, da ben 60 anni, si impegna, offrendo supporto a bambini, ragazzi e adulti sordociechi e con disabilità multiple e alle loro famiglie.
Come è stato per Giustina e per i suoi genitori.
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Verso la speranza
Giustina è una ragazza di 24 anni, sordocieca e con una disabilità motoria, encefalopatia congenita, ipovisione, ipoacusia; non parla e non deambula.
Fin dalla nascita, i suoi genitori hanno dovuto impiegare moltissime energie per garantirle i diritti che le spettavano.
La situazione, così incerta e complessa, ha reso onerosa la gestione da parte dei genitori, in quanto si sono dovuti dividere tra il cercare di ricreare, attorno alla figlia, un ambiente accogliente e inclusivo scontrandosi, al contempo, con la dura realtà.
Fortunatamente Anna, la mamma di Giustina, è venuta in contatto con la Lega del Filo d’Oro, incontro che ha cambiato, in meglio, la qualità della vita di tutto il nucleo familiare.
Poter contare su una struttura di supporto lungo il percorso di crescita del bambino, è estremamente importante.
Tra gli aspetti più rilevanti, c’è l’approccio con cui lavora la Lega del Filo d’Oro, cioè il non focalizzarsi mai sulle mancanze, bensì su quello che la persona può ancora fare, sviluppando le potenzialità individuali.
Giustina ha effettuato la prima visita presso il Centro di Osimo nel 2017 ed è stata seguita costantemente; l’ultima visita si è tenuta nel 2022.
Oggi, il punto di riferimento della famiglia è la Sede Territoriale di Padova, dove la ragazza ama partecipare al Laboratorio di Musicoterapia e alle attività socio-ricreative proposte.
Sempre dal 2017, Giustina frequenta un Centro Diurno vicino casa, con cui la Sede Territoriale di Padova mantiene dei contatti periodici di aggiornamento.
Sedi Territoriali: una risorsa preziosa
Tra gli obiettivi che la lega del Filo d’Oro persegue, c’è anche quello di rendere capillare la propria presenza sul territorio italiano, aumentando il numero degli attuali 11 Servizi e Sedi Territoriali (e 5 Centri Residenziali) e potenziando i servizi offerti.
Si tratta di un proposito importante: queste Sedi, infatti, sono molto preziose per le persone che si trovano in condizione di bisogno (e per loro famiglie), in quanto riescono a supportarle proprio dove si svolge la loro vita quotidiana, facendo sentire più forte la propria presenza e la propria vicinanza.
Essere più vicini territorialmente significa offrire la possibilità, a un sempre maggior numero di bambini, ragazzi e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali, di poter usufruire di percorsi educativo-riabilitativi personalizzati.
Per poter ottenere i risultati prefissati, però, è fondamentale il contributo di tutti; a tal proposito, è possibile dare il proprio sostegno destinando il 5×1000 alla Lega del Filo d’Oro, un gesto semplice e gratuito dal grande valore.
Per farlo basta apporre la propria firma nella casella dedicata al “sostegno degli Enti di Terzo Settore”, inserendo il codice fiscale 80003150424.
Come chiarisce Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione:
“Il 5 per mille è un gesto semplice e importantissimo, ma molte persone ancora non sanno che è completamente gratuito: se non si sceglie a chi devolverlo, infatti, verrà comunque trattenuto dallo Stato. Attraverso i proventi di questo supporto fondamentale, la Lega del Filo d’Oro, oggi presente in 11 regioni italiane, può continuare a crescere nei territori per aiutare un numero maggiore di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e le loro famiglie”.
Si tratta di #unaiutoprezioso per chi non vede e non sente.
Fonte : Today