Il Comando del Teatro Orientale dell’Esercito popolare di liberazione cinese (PLA) ha avviato esercitazioni militari congiunte intorno all’isola di Taiwan nella mattina del 23 maggio. Per la durate di due giorni, le operazioni, note con il nome in codice Joint Sword-2024A, interessano il nord, il sud e l’est dell’isola principale, nonché le aree intorno alle isole minori Kinmen, Matsu, Wuqiu e Dongyin. La presenza di “A” nel codice delle operazioni fa presupporre che ne seguiranno altre a breve. Le manovre militari, che vedono coinvolti coinvolgono l’esercito, la marina, l’aviazione e l’unità dei razzi, arrivano a pochi giorni dall’insediamento del nuovo presidente taiwanese Lai Ching-te. La Cina ha definito il discorso d’insediamento del nuovo presidente taiwanese Lai Ching “un’ammissione dell’indipendenza di Taiwan” e lo ha minacciato di “rappresaglia”. A differenza di quanto previsto, Pechino non ha lanciato un avvertimento preventivo sull’inizio dell’operazione.
Taiwan ha un nuovo presidente che non piace alla Cina
L’obiettivo delle manovre militari è quello di testare le capacità di combattimento reali simulando una vera e propria invasione sull’isola autonomista “colpendo con precisione obiettivi chiave”. Per Pechino le manovre militari rappresentano “una punizione severa” contro le forze “indipendentiste” dell’isola.
Le esercitazioni “coinvolgeranno il pattugliamento di navi e aerei che si avvicinano intorno all’isola di Taiwan e operazioni integrate all’interno e all’esterno dell’arcipelago di isole per testare le capacità di combattimento congiunto reale delle forze di comando” come spiega l’esercito della Repubblica popolare.
Secondo quanto rilevato dal ministero della Difesa di Taiwan, alle ore 14 locali del 23 maggio, nell’esercitazione attorno a Taiwan sono stati coinvolti 15 navi militari cinesi, 16 navi della guardia costiera cinese e 42 aerei militari. Le unità cinesi infatti si sono spinte molte miglia oltre la costa orientale di Taiwan. Gli analisti militari notano che il dispiegamento cinese rivela una simulazione di invasione su larga scala e simula quello che potrebbe accadere in caso di un attacco reale di Pechino.
The PLA Eastern Theater Command is conducting Joint Sword-2024A joint military drills surrounding the island of Taiwan in the locations depicted in the picture. The drills will go on from Thursday to Friday. pic.twitter.com/Bdq0pWtjSL
— People’s Daily, China (@PDChina) May 23, 2024
Taiwan condanna le manovre militari di Pechino definendole “provocazioni irrazionali”. Taipei ha fatto sapere di aver inviato forze navali, aeree e terrestri “per rispondere” e “per difendere la libertà, la democrazia e la sovranità”. In una dichiarazione, la Guardia Costiera di Taiwan ha assicurato che avrà un “atteggiamento fermo”, spiegando inoltre che, assieme al ministero della Difesa, sta “monitorando i movimenti nelle acque marittime circostanti”. Sulla questione è intervenuto anche il vice comandante del Comando indo-pacifico degli Stati Uniti, il generale di divisione Stephen Sklenka: “Ci aspettavamo qualcosa del genere, francamente, ma solo perché ci aspettiamo questo comportamento non significa che non dobbiamo condannare pubblicamente”, perché “è una cosa preoccupante”. Secondo Sklenka anche altre nazioni, oltre agli Stati Uniti, dovrebbero condannare le esercitazioni militari cinesi.
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— 軍聞社 Military News Agency, ROC(Taiwan)🇹🇼 (@mna_roc) May 23, 2024
La Cina considera Taiwan una delle sue province che non è ancora riuscita a riunificare con il resto del suo territorio dalla fine della guerra civile cinese nel 1949.
Fonte : Today