Salento da est a ovest: le spiagge più belle. E sono tante…

Spiaggiabella

 Il nostro viaggio inizia dalle marine di Lecce, sull’Adriatico. Qui la regina è Spiaggiabella, un nome un programma. Lambisce il parco regionale di Rauccio. La sabbia è dorata e una scia di conchiglie bianche si stende lungo la battigia. La spiaggia confina con Torre Chianca dove sfocia il fiume Idume, il piccolo fiume sotterraneo che attraversa il centro storico di Lecce passando anche da Palazzo dei Celestini, sede della Provincia di Lecce e addirittura anche sotto Santa Croce, la basilica simbolo del barocco leccese e di tutto il Salento.

Sabbia nera

 Scendendo verso sud, si incontrano le marine di Verone, lambite dall’Oasi naturale riserva delle Cesine. Qui le spiagge solo selvagge, solcate da striature di sabbia nera: sono le ceneri del vulcano Vulture che attraverso un gioco di correnti, si depositano sulla sabbia. Indimenticabili le marine di Melendugno: Torre Specchia Ruggeri, San Foca lido Mora Mora San Basilio, Roca Vecchia, Torre dell’Orso e Sant’Andrea.

Le due sorelle

 A Roca Vecchia, sito archeologico sul mare, si trova la piscina naturale definita tra le dieci più belle al mondo. La Poesia (dal greco medioevale Posia che vuol dire sorgente di acqua dolce). Poco distante, scendendo a sud, si trova la baia di Torre dell’Orso, protetta da due alte falesie, all’ombra della torre di guardia del ‘500. La baia è famosa per lo scoglio a forma di muso dell’orso e per i faraglioni Le due sorelle, che hanno la forma di due donne e che secondo una leggenda emersero dopo l’annegamento di due bellissime sorelle, in quel tratto di mare. Impedibile una visita al faraglioni di Sant’Andrea: lu Pepe con al centro un arco naturale e lo scoglio a forma d’Italia.

Otranto

 Da Sant’Andrea iniziano le spiagge di Otranto: dapprima calette naturali tra gli scogli come a Conca Specchiulla, poi una lunga distesa sabbiosa come la Spiaggia degli Alimini, dove sfociano il due laghi salmastri Alimini piccolo e Alimini Grande. Da Otranto in poi il mare diventa di scoglio: scogliere a picco sul mare con calette di grande fascino come la Sorgente di Castro e l’Acquaviva da marittima Consigliamo di visitare questo ultimo tratto di costa in barca, dal mare perché ci si può addentrare nelle grotte. La più famosa è la Zinzulusa di Castro, raggiungibile anche via terra, attraverso comodi scalini. Ma sempre a Castro c’è la Grotta Azzurra visitabile solo dal mare e la Palombara. Unica e da ammirare la Grotta Verde, marina di Andranno. Dal mare avrete anche una visione indimenticabile delle Vie del Sale. Impedibile poi la tappa al Ciolo, famosa per i tuffatori. Una scogliera ripida sul mare da dove si tuffa la gente del posto, con spettacolari acrobazie.

Pescoluse

 Arriviamo poi a Santa Maria di Leuca e dopo aver fatto un giro in barca tra le sue famose grotte sua sull’Adriatico e sullo Jonio, siamo ormai nel punto in cui i due mari si abbracciano. Risalendo verso Nord, famose per i loro spettacolari tramonti, sono le spiagge di Pescoluse (la distesa di sabbia bianca, i fondali bassi e gli isolotti che emergono dalle acque, le dune ricoperte di acacie e giglio bianco, ne fanno uno dei posti più gettonati della provincia di Lecce), Marina di Salve dal mare azzurro e la sabbia color del deserto, Posto Vecchio e Torre Pali, la torre di avvistamento costiera “con i piedi nell’acqua”. Incantevole è anche la caletta di Torre San Gregorio, dominata da una torre.

Le Maldive d’Italia

 Dopo aver costeggiato un tratto di scogliera bassa, il mare sfoggia mille e una tonalità di blu e la sabbia diventa dorata, color del deserto. Siamo nelle marine di Salve, ribattezzate le Maldive d’Italia. Stessi colori, stessa bellezza e un paesaggio dunale incontaminato tra gigli selvatici e macchia mediterranea a Torre San Giovanni e nelle restanti Marine di Ugento. Si arriva poi a Gallipoli: dopo aver solcato il parco naturale di Punta Pizzo, ritrovo di vip, si aprono le spiagge della città bella, dove si attende il tramonto sul mare per ascoltare musica, ballare e fare festa.

Gallipoli

 Meno conosciuta, ma molto selvaggia e affascinante è la spiaggia di Gallipoli Nord tra Padula bianca e Lido Conchiglie. La spiaggia è protetta da un’altura: una visione atipica rispetto al paesaggio pianeggiante del Salento. Si approda poi nelle Marine di Nardò dove incontriamo la piccola spiaggia di Santa Maria al Bagno, circondata dalle sue eleganti ville in pieno centro abitato. Per gli amanti della solitudine e della natura selvaggia si può scegliere uno dei tanti approdi lungo la scogliera bassa di Portoselvaggio a Santa Caterina di Nardò. La sua spiaggetta di ciotoli è protetta dall’alta pineta e offre un’indimenticabile vista sulle insenature selvagge.

Fonte : TgCom