Il dittatore della Cecenia, Ramzan Kadyrov, è in gravi condizioni di salute e sarebbe prossimo alla morte, a causa di una necrosi pancreatica di cui soffre da cinque anni. Si tratta di una forma gravissima di pancreatite acuta, cioè un’infezione del pancreas dovuta spesso al consumo cronico di alcol, al fumo o a diete eccessivamente ricche di grassi e carne.
La notizia è stata data dal giornale russo indipendente Novaya Gazeta, citando fonti anonime dell’ospedale presidenziali di Mosca, in Russia, dove Kadyrov sarebbe stato ricoverato. Secondo Novaya Gazeta le condizioni di Kadyrov avrebbero cominciato a deteriorarsi rapidamente nel 2022, dopo che già nel 2019 e nel 2020 il dittatore aveva ceduto per due volte i poteri al presidente del parlamento della repubblica della Federazione Russa, per una sua “temporanea incapacità”.
Il precedente
Nel 2023 è stato ricoverato una prima volta, per circa un mese, sempre all’ospedale presidenziale di Mosca, dove può accedere grazie al suo stretto rapporto con il leader russo Vladimir Putin, di qui è uno dei più fedeli alleati. All’epoca il ricovero si era reso necessario a causa di un’overdose di sonniferi, che Kadyrov avrebbe assunto per alleviare il dolore della necrosi pancreatica. Ora il Cremlino sta lavorando a un piano di successione per imporre un nuovo leader fantoccio a capo della Cecenia.
Kadyrov è salito al potere in Cecenia nel 2007, a seguito dell’assassinio del padre, Achmat Kadyrov, messo a capo del regime da Putin dopo la seconda guerra di Cecenia del 1994. Appena ventisettenne, Ramzan Kadyrov avviò una campagna di brutale repressione contro i dissidenti politici, usando i generosi sussidi in arrivo da Mosca. Oggi la Cecenia è una specie di feudo personale di Kadyrov, che comanda un esercito privato fatto di decine di migliaia di truppe.
Violenta repressione
Le repressioni interne dei dissidenti, le violazioni dei diritti umani contro la comunità lgbtqia+ e i crimini di guerra commessi al fianco delle truppe di Putin in Cecenia e Ucraina gli sono valsi il titolo di Wardog, cane da guerra di Putin, e di persona più sanzionata al mondo, come ha spiegato all’Ansa Stanislav Konenko, direttore dell’edizione russa del Guinness world record.
Con lo scoppio dell’invasione dell’Ucraina del 2022, Kadyrov è subito corso in sostegno di Putin e le sue truppe sono state accusate di crimini di guerra, in particolare di aver preso parte al massacro di civili a Bucha, dove le Nazioni Unite hanno verificato la presenza di crimini di guerra. Per le sue azioni, Putin lo ha premiato conferendogli il rango di generale colonnello della Federazione russa, il 5 ottobre 2022.
Fonte : Wired