Lutto nel mondo della moda. Dopo una lunga malattia si è spento a Firenze, all’età di 83 anni, lo stilista e imprenditore Roberto Cavalli. Accanto a lui nelle ultime ore, la compagna Sandra Bergman Nilsson, 38 anni. In passato eletta più bella di Svezia, suo paese d’origine, Sandra aveva reso Cavalli padre per la sesta volta poco più di un anno fa. L’ultimo figlio si chiama Giorgio, nome del padre dello stilista, ucciso dai nazisti in una rappresaglia a Cavriglia, in provincia di Arezzo, nel 1944.
Roberto Cavalli papà a 82 anni: è nato il sesto figlio
Rimasto orfano, Cavalli cresce con la cura della mamma Marella e dei nonni. Il nonno materno, Giuseppe Rossi, era un famoso pittore macchiaiolo e molte sue opere sono parte del patrimonio degli Uffizi ancora oggi. Il giovane Roberto studia arte e si specializza in applicazioni tessili e si immerge nel mondo della moda e nemmeno trentenne le sue idee vengono notate da stilisti come Cardin ed Hermès. La sua moda ‘patchwork’, le sue idee ‘stravaganti’ proposte per la moda giovane, lo portano nel 1970 al Salon du Prêt-à-Porter di Parigi dove presenta la prima collezione che porta il suo nome e nel 1972 apre la sua prima boutique a Saint Tropez, sulla Costa Azzurra, meta di turisti e vip in cerca delle ultime tendenze di moda. Nello stesso periodo porta in passerella a Pitti Immagine Uomo prima e a Milano Collezioni poi le sue prime creazioni in fatto di jeans, che diverranno nel tempo il suo marchio di fabbrica. Infatti iniziano a essere lanciati sul mercato dallo stilista i primi jeans denim stampati, fatti con intarsi di pelle, broccati e con stampe animalier.
Il secondo matrimonio e i “jeans sdruciti”
Il primo successo di Cavalli è accompagnato dal matrimonio Silvana e dalla nascita dei figli Tommaso e Cristiana, ma poco dopo la coppia si sfalda. La seconda moglie, la modella austriaca Eva Maria Düringer (arrivata seconda a Miss Universo nel 1978), diventerà collaboratrice e compagna di ispirazione della successiva fase della carriera, fino il ruolo ufficiale di direttrice creativa della casa di moda. Dal loro matrimonio sono nati i figli Robert, Rachele e Daniel. Tra interessi vari, la coppia produce una moda sportiva e giovanile che spopola negli anni Novanta. In particolare i “jeans sdruciti”, che però vengono invecchiati con una tecnica a sabbia calda, che fu anche oggetto di discussioni e polemiche. Nel 1998 Roberto cavalli è presente in 36 Paesi del mondo e l’azienda è ormai un marchio dal valore indiscusso. Nel 2000 lo stilista inizia una nuova avventura nella produzione di accessori: occhiali, scarpe, orologi e profumi, costumi da bagno e biancheria intima che completano il settore abbigliamento, con il lancio del suo marchio Just Cavalli, una linea giovanile, che incontra subito un grande successo, e che si completa con RC Menswear. Cavalli firma inoltre la linea di abiti per adolescenti Angels & Devils e la linea Class. I suoi vestiti vanno in passerella con star e top model. Sono stati testimonial negli anni del brand Cavalli Shakira, Sophia Loren, Lady Gaga, Beyoncé, Rita Ora, Lenny Kravitz, David Beckham, Jessica Stam, Eva Riccobono, Laetitia Casta, Natasha Poly, Mariacarla Boscono, Karen Elson e Karolína Kurková. Nel frattempo la storia d’amore con Eva Maria Düringer finisce, anche se lei continuerà a lavorare per la Maison.
Dominella: “Sembrava eterno”
“Sembrava eterno. Un guascone, un toscanaccio puro innamorato della vita e delle donne, un provocatore, sempre pronto allo scontro, un uomo generosissimo”. Lo ricorda così Stefano Dominella, presidente della maison Gattinoni: “Quante avventure insieme – ricorda -, la tv con Pippo Baudo, ‘Donna sotto le stelle a Piazza di Spagna’, fui io a farlo entrare alla Camera Nazionale della Moda di Milano. Il suo stile, post Versace ha lasciato un segno. I tessuti animalier, le donne provocanti, Roberto Cavalli amava l’eccesso e la dismisura. La sua moda, le sue creazioni in fondo non erano altro che una sorta di autobiografia traslata”.
Fonte : Today