Apple renderà un po’ più facile riparare un iPhone con parti usate, allentando le rigide norme che da tempo regolano la sostituzione delle componenti negli smartphone di Cupertino.
Le nuove regole di Apple sulle riparazioni
La novità, annunciata giovedì, riguarderà inizialmente “alcuni” modelli a partire dal prossimo autunno (dagli iPhone 15 in avanti, secondo il Washington Post). Il cambiamento arriva in un momento in cui diversi stati americani si stanno muovendo per vietare il cosiddetto “pairing” dei pezzi, che richiede il riconoscimento e l’approvazione di una parte di ricambio da parte del software di Apple. La pratica è da tempo un motivo di frustrazione per i negozi di riparazione di terze parti e per gli utenti che optano per le sostituzioni fai-da-te.
Apple sostiene che il pairing sia necessario per garantire la sicurezza e la funzionalità delle componenti, ed evitare che causino problemi alle funzioni dell’iPhone. Con l’entrata in vigore della modifica, il colosso consentirà alle parti usate dell’iPhone di funzionare “proprio come i componenti nuovi originali”.
Le nuove regole tuttavia non si applicano ai mercati secondari, una distinzione che non ha fatto felici i sostenitori del diritto alla riparazione. “È una strategia fatta di mezze promesse e di barriere inutilmente complicate, progettate per sviare l’attenzione dai legislatori che vogliono vietare del tutto questa pratica“, afferma Kyle Wiens, amministratore delegato di iFixit, un’azienda che vende strumenti e kit per le riparazioni tecnologiche.
I test condotti da iFixit sull’iPhone 15 rivelano che spesso la sostituzione di parti porta alla comparsa di avvisi sullo schermo o al blocco di funzioni. Cambiare la fotocamera frontale del telefono, per esempio, provoca malfunzionamenti di Face ID e della luminosità automatica. Apple afferma che una volta installate le parti di ricambio sarà possibile effettuare la calibrazione direttamente sul dispositivo.
Il mese scorso, in Oregon è stata approvata la prima legge sul diritto alla riparazione che vieta il pairing delle parti, che entrerà in vigore nel gennaio 2025. Anche il Colorado ora sta valutando una proposta di legge simile.
Le reazioni
“Diciamoci le cose come stanno: questa mossa è dovuta al fatto che i legislatori statali [negli Stati Uniti, ndr] si sono opposti a questa pratica“, afferma Nathan Proctor, direttore senior della campagna per il diritto alla riparazione del Public interest research group, una coalizione di no-profit che si occupano tra le altre cose di tutela dei consumatori.
Fonte : Wired