Violenze sessuali nell’esercito, lo scandalo che scuote la Francia

Oltre 160 donne potrebbero essere state molestate nell’esercito francese solo lo scorso anno. Dopo diverse denunce che hanno dato il via a un #metoo tra le militari, nella nazione si è aperto un bubbone contro il quale ora il governo di Parigi sta provando a porre rimedio. A fare particolarmente scalpore è stata la storia di Manon Dubois, che arruolatasi all’età di 17 anni, avrebbe subito una violenza sessuale su una nave della Marina. Nell’ottobre del 2019, una volta raggiunta la maggiore età, la ragazza si era imbarcata a bordo della Telenn-Mor.

Sottufficiale di prima classe era stata assegnata alla cambusa per sfamare i quattordici marinai a bordo. L’unica persona con cui era in contatto diretto era però un ingegnere elettrico. All’inizio lui sembrava amichevole ma dopo poco ha svelato il suo vero volto, iniziando prima con gesti inappropriati fino poi arrivare alla violenza sessuale. La giovane non ebbe il coraggio di denunciare, fino a quando nel settembre 2021 fu trasferita su un’altra nave, la fregata Normandie, in partenza per una missione al largo della Norvegia e della Scozia. Ma a bordo, per un incredibile scherzo del destino, si trovò di nuovo il suo aggressore, che dormiva proprio nella cabina di fronte. Dopo l’ennesima violenza la giovane ha trovato infine la forza di parlare.

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Il suo caso è stato segnalato al Ministero delle Forze armate da Laetitia Saint-Paul, una soldatessa e deputata del partito Renaissance del presidente Emmanuel Macron. Saint-Paul, capitano dell’esercito francese, ha ricevuto una ventina di testimonianze di presunte vittime nel giro di una settimana nella sua casella di posta elettronica parlamentare, dopo la pubblicazione della testimonianza di Dubois. “Per l’opinione pubblica la situazione è diventata insopportabile e c’è una diffusa intolleranza nei confronti di queste pratiche devianti, ovunque avvengano”, ha affermato la deputata.

Per fare luce su tutte queste pesanti accuse è stata avviata una missione di ispezione nell’esercito. “Abbiamo incaricato l’Ispettorato Generale delle Forze Armate di svolgere una missione per esaminare tutte le misure di prevenzione, protezione delle vittime e punizione degli aggressori”, ha scritto il ministro delle Forze armate, Sébastien Lecornu in un articolo congiunto con Patricia Miralles, Segretaria di Stato per i Veterani, pubblicato sul quotidiano Le Monde.

Secondo la lettera, la missione, che dovrà presentare il suo rapporto alla fine di maggio, dovrebbe contribuire a migliorare l’assistenza alle vittime, ad analizzare il trattamento disciplinare e la coerenza delle sanzioni contro gli aggressori e a rafforzare le misure di prevenzione. I due ministri hanno promesso “tolleranza zero”, e spiegato che d’ora in poi, “ogni volta che ci sarà un sospetto sufficientemente serio di stupro o violenza sessuale, la persona coinvolta sarà sistematicamente sospesa dalle sue funzioni”, scrivono i ministri.

Un’istruzione in tal senso è stata inviata dal Ministero a tutti i comandi il 26 marzo. La missione di ispezione avrà anche il compito di “rendere ancora più efficace” il funzionamento dell’unità “Thémis”, istituita nel 2014 per raccogliere le testimonianze delle vittime e garantire l’applicazione delle sanzioni. Nel 2023, 167 denunce di violenza sessuale o di genere sono state inviate alla gerarchia delle forze armate e 59 sono state trattate direttamente dall’unità Thémis, per un totale di 226 casi per i quali è stato aperto un fascicolo.Le donne rappresentano il 16,5% delle forze armate francesi, in tutto secondo i dati del ministero sono 34.142.

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Fonte : Today